Scuola del futuro, Rapporto Indire: come cambierà l’istruzione in Italia entro il 2050. Piccole scuole e Pluriclassi

Giuseppe Montone

26 Agosto 2025

una classe del futuro con pochi alunni

Scuola del futuro, Rapporto Indire: come cambierà l’istruzione in Italia entro il 2050. Piccole scuole e Pluriclassi

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La scuola del futuro in Italia si prepara a una trasformazione epocale, spinta da due forze convergenti: il costante calo demografico e l’inarrestabile avanzata dell’intelligenza artificiale. A delineare questo scenario è il rapporto dell’Indire, “Anticipare per governare il cambiamento”, che prefigura un sistema educativo con meno alunni tra i banchi ma con un crescente numero di adulti in formazione, ridisegnando radicalmente il concetto stesso di istituzione scolastica.

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Crisi demografica e impatto sul sistema scolastico

Come evidenziato dal rapporto “Anticipare per governare il cambiamento“, i dati demografici presentano un quadro allarmante per il sistema scolastico italiano. 

Negli ultimi nove anni, il numero di iscritti è diminuito di quasi mezzo milione, con una flessione del 6,3%. 

Sebbene l’incremento degli studenti di origine straniera (+19,1%) abbia parzialmente mitigato il fenomeno, esso introduce nuove sfide didattiche e linguistiche

Il Sud Italia è l’area più colpita, con una perdita di oltre il 12% degli studenti italiani, un calo solo in parte bilanciato dall’aumento del 30% di alunni stranieri. 

Tale contrazione ha già prodotto effetti tangibili: tra il 2016 e oggi, il numero di sedi scolastiche è sceso da 41.284 a 40.074, con la chiusura di oltre 1.200 istituti, un fenomeno distinto dal tanto discusso dimensionamento scolastico amministrativo.

Il modello delle piccole scuole e delle pluriclassi

Per contrastare lo spopolamento delle aree interne e la conseguente chiusura degli istituti, il rapporto Indire propone una valorizzazione delle “piccole scuole” e delle pluriclassi. 

Lungi dall’essere un’eccezione, queste realtà, che accolgono studenti di età e livelli di istruzione differenti, potrebbero diventare un modello educativo sostenibile

Oggi, le piccole scuole (con meno di 125 alunni alle elementari e 75 alle medie) rappresentano oltre un quarto delle sedi totali, e una su cinque adotta già il modello della pluriclasse. 

L’obiettivo è trasformare queste strutture in presidi culturali e sociali capaci di garantire una formazione di qualità, non solo nelle zone rurali ma anche nelle periferie urbane, attraverso una rete didattica distribuita e flessibile.

Scuola del futuro: la copertina del rapporto Indire

Scuola del futuro: nuovi modelli organizzativi

Il futuro dell’istruzione si orienta verso modelli organizzativi innovativi, pensati per rispondere alle esigenze di una società in profonda mutazione. 

Tra le soluzioni prospettate dal rapporto Indire figurano:

  • scuole estese: spazi ibridi, fisici e virtuali, che integrano apprendimento formale e non formale grazie alla collaborazione tra istituti scolastici, enti locali e associazioni del terzo settore;
  • scuole di prossimità: modelli già attivi in diverse province italiane che, grazie al digitale, collegano studenti distanti e distribuiscono materiali didattici in tempo reale, con il supporto di tutor locali;
  • scuole diffuse: un approccio sperimentato con successo durante la pandemia, che prevede l’utilizzo di spazi non convenzionali come musei, centri sociali e parrocchie per le attività didattiche;
  • classi articolate: una soluzione per gli istituti superiori a rischio chiusura, dove le discipline comuni vengono insegnate a classi miste di indirizzi diversi, mentre le materie specifiche sono affrontate in moduli separati, spesso in collaborazione con aziende e professionisti del territorio.

Le sfide per la scuola del futuro: IA e formazione continua

La realizzazione della scuola del futuro richiede un impegno programmatico su più fronti. Un elemento fondamentale sarà l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi didattici

Per fare in modo che le nuove tecnologie diventino un autentico strumento di innovazione, è indispensabile un’adeguata formazione dei docenti, che dovranno acquisire competenze specifiche per la progettazione, l’utilizzo in classe e la valutazione degli strumenti digitali. 

Parallelamente, l’accelerazione tecnologica impone un aggiornamento continuo delle competenze anche per la popolazione adulta. Le scuole di prossimità dovranno evolversi per offrire percorsi di formazione flessibili e accessibili, in modo da superare la rigidità dei tradizionali corsi serali e dei centri per l’apprendimento, per rispondere efficacemente alle esigenze del mondo del lavoro.