Scuola e Intelligenza Artificiale: le nuove Linee guida MIM 2025

Rosalia Cimino

1 Settembre 2025

Bambini e pc

Scuola e Intelligenza Artificiale: le nuove Linee guida MIM 2025

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Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato le nuove Linee guida che riguardano la scuola e l’Intelligenza Artificiale, in particolare l’uso dell’AI tra i banchi, allegate al DM n.166 del 9 agosto 2025.

Un documento strategico, pensato per accompagnare le istituzioni scolastiche in un percorso innovativo ma sicuro, con principi etici, requisiti tecnici e regole di protezione dei dati.

Le scuole avranno strumenti operativi per introdurre l’IA in modo graduale e monitorato, grazie alla Piattaforma Unica e a una dashboard ministeriale per il controllo a campione e gli audit. Il tutto in linea con l’AI Act europeo e i riferimenti normativi nazionali.

L'offerta scade tra
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5 9
Secondi

L’Intelligenza Artificiale pensata per gli studenti

Al centro del documento c’è l’idea di un’IA al servizio degli studenti. Non un sostituto del docente, ma un alleato che:

  • personalizza i percorsi formativi;
  • propone esercizi graduati;
  • offre feedback immediati;
  • facilita l’accessibilità per alunni con disabilità o DSA.

La regia resta sempre pedagogica e umana: l’insegnante mantiene la piena responsabilità delle scelte didattiche.

Tra le applicazioni possibili, spiccano i tutor conversazionali, la content curation e strumenti per sviluppare pensiero critico e cittadinanza digitale, fondamentali per imparare a valutare le fonti in un mondo sempre più complesso.

Sicurezza, privacy e rischi: il quadro normativo

Le Linee guida distinguono i sistemi in base al rischio: minimo, limitato o alto. Nel settore istruzione rientrano tra i più delicati quelli utilizzati per ammissioni, valutazioni, determinazione del livello o proctoring, per i quali sono previsti obblighi rafforzati.

Sono invece vietate pratiche come:

  • manipolazioni subliminali;
  • social scoring;
  • rilevazione delle emozioni a scuola (salvo motivi medici o di sicurezza).

Le scuole, titolari del trattamento dei dati, dovranno rispettare GDPR e principi di privacy by design, con informative trasparenti e chiare anche per famiglie e minori. 

Prima di adottare strumenti che trattano dati personali, sarà obbligatoria una DPIA (Valutazione d’impatto sulla protezione dati); per i sistemi ad alto rischio, anche una FRIA, come previsto dal documento ministeriale.

Una strategia in cinque fasi e formazione continua

Il modello del MIM si sviluppa in cinque fasi:

  1. definizione dei casi d’uso;
  2. pianificazione;
  3. adozione graduale;
  4. monitoraggio;
  5. valorizzazione dei risultati.

Accanto a questo percorso, è prevista una formazione mirata per docenti e personale ATA, con il coinvolgimento attivo degli stakeholder scolastici e territoriali.
La metodologia HUDERIA del Consiglio d’Europa guiderà la valutazione dei rischi e degli impatti sui diritti, con focus su prevenzione e trasparenza.

L’IA a scuola: un’opportunità da governare

Con queste Linee guida, l’Italia si dota di un quadro chiaro e rigoroso per portare l’Intelligenza Artificiale nelle scuole. Non un salto nel buio, ma un cammino guidato che coniuga innovazione, sicurezza e centralità dello studente.

L’IA a scuola non è più un orizzonte lontano: è una sfida che si gioca già dal 2025, con l’obiettivo di rendere la didattica più inclusiva, personalizzata e responsabile.