L’Intelligenza Artificiale (IA) sta rapidamente trasformando tutti i settori – da quello prettamente lavorativo a quello privato e sociale – promettendo cambiamenti significativi sia nel mondo del lavoro che nell’ambito educativo.
Il magnate Bill Gates, fondatore di Microsoft, ha recentemente ipotizzato che l’adozione diffusa dell’IA potrebbe ridurre la settimana lavorativa a tre giorni.
L’IA e la riduzione della settimana lavorativa
Durante un’intervista nel talk televisivo The Tonight Show della NBC, Gates ha suggerito che, in un futuro non troppo lontano, le macchine potrebbero assumere molte delle mansioni attualmente svolte dagli esseri umani, consentendo alle persone di dedicarsi a compiti più creativi e significativi.
Secondo Gates, l’IA potrebbe gestire attività routinarie, come prendere appunti durante le riunioni o sintetizzare informazioni chiave, liberando tempo prezioso per i lavoratori
La prospettiva solleva questioni importanti sul futuro del lavoro e sulla necessità di adattare le competenze professionali alle nuove realtà tecnologiche. Gates enfatizza l’importanza per i giovani di formarsi nell’ambito dell’IA per accedere a migliori opportunità lavorative in un mercato in evoluzione.
Secondo le stime di Bill Gates, entro il 2035 si arriverà ad una settimana lavorativa di soli 2-3 giorni, in quanto i lavori più meccanici e ripetitivi potranno essere svolti totalmente con l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.
L’Intelligenza Artificiale nelle scuole italiane
In Italia, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha avviato una sperimentazione per integrare l’IA nella didattica.
Quindici classi di scuole superiori, distribuite tra Lombardia, Abruzzo, Marche e Toscana, stanno testando l’uso di assistenti virtuali per personalizzare l’apprendimento, soprattutto nelle materie STEM e nelle lingue straniere.
Questi strumenti sono progettati per adattare le attività educative alle esigenze individuali degli studenti, migliorando l’efficacia dell’insegnamento.
Il progetto, della durata di due anni, sarà monitorato per valutarne l’efficacia e, in caso di esito positivo, potrebbe essere esteso a livello nazionale entro il 2026.
L’obiettivo principale è ridurre le disuguaglianze educative e supportare gli studenti con difficoltà di apprendimento o provenienti da contesti socio-economici svantaggiati.
La formazione degli insegnanti è un elemento chiave dell’iniziativa, garantendo che il loro ruolo sia integrato e valorizzato dall’uso dell’IA, piuttosto che sostituito.