Vandalismo al liceo Da Vinci di Genova: UGL Scuola chiede di abbassare i toni

La Scuola Oggi

28 Ottobre 2025

Vandalismo al liceo Da Vinci di Genova: le immagini dei danni

Vandalismo al liceo Da Vinci di Genova: UGL Scuola chiede di abbassare i toni

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I gravi episodi di vandalismo al liceo Da Vinci di Genova, avvenuti durante la recente occupazione della struttura, sollevano interrogativi urgenti sulla sicurezza nelle scuole. Sulla vicenda interviene Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale UGL Scuola nonché componente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. La sindacalista condanna fermamente la violenza e lancia un appello alla politica affinché abbassi i toni, in modo da evitare pericolose contrapposizioni giovanili.

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Vandalismo al liceo Da Vinci di Genova: la condanna e l’appello alla riflessione

Ornella Cuzzupi, nella sua triplice veste di Segretario Nazionale UGL Scuola, componente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione e Presidente dell’Osservatorio Contro le discriminazioni nel mondo del lavoro della regione Calabria, ha definito l’accaduto presso l’Istituto Leonardo da Vinciun fatto gravissimo“. 

L’organizzazione sindacale esprime una condanna senza alcuna remora per la violenza perpetrata. Un elemento di forte preoccupazione è la messa a rischio dei ragazzi che occupavano lo stabile in quel momento. Allo stesso tempo, l’episodio deve rappresentare lo spunto per una riflessione seria. 

La Presidente dell’Osservatorio Contro le discriminazioni nel mondo del lavoro della regione Calabria ha sottolineato la necessità di affrontare l’analisi senza il timore di “deragliare dal politicamente corretto”. 

L’evento ligure non può essere archiviato come semplice cronaca. Offre, al contrario, un’indicazione chiara di un clima sociale che richiede un’analisi attenta da parte di tutte le istituzioni coinvolte.

Il rischio di nuove contrapposizioni giovanili

Quanto accaduto a Genova, secondo l’analisi proposta dal Comunicato stampa di UGL Scuola, palesa un rischio concreto: ritrovarci, a distanza di decenni, di fronte a circostanze capaci di creare deleterie spaccature nel mondo giovanile. 

La responsabilità di tale deriva è forse da ricercare in uno scontro politico descritto come “spesso povero di contenuti ma ricco di ipocrisia”. Tale scontro produce, in modo inconsapevole, contrapposizioni rabbiose

Da qui scaturisce l’appello ad abbassare i toni. L’invito è rivolto soprattutto a quella parte della politica che utilizza il pregiudizio aggressivo come arma principale del dibattito. 

Il vandalismo al liceo Da Vinci di Genova non è un episodio isolato, ma il sintomo di una tensione che la politica, invece di sedare, rischia di alimentare. La scuola non può diventare il terreno di scontro fisico per battaglie ideologiche che trovano origine altrove.

Vandalismo al liceo Da Vinci di Genova: il segretario UGL Cuzzupi e il Ministro Valditara

Un’azione vile che preoccupa il mondo della scuola

L’azione messa in essere contro l’istituto genovese, definita “ignobile, vergognosa e vile“, lascia il sindacato profondamente preoccupato. Il timore principale è che l’atto possa essere interpretato come un innesco, teso a scatenare ulteriori violenze. 

Se così fosse, ci si troverebbe di fronte a una strategia precisa e pericolosa. Si tratterebbe di una strategia criminale che l’Italia ha già vissuto in passato e alla quale occorre opporsi senza alcuna esitazione. 

Appare, quindi, necessario riportare l’intero dibattito su un piano più equilibrato. Solo un confronto sano e costruttivo può consentire la discussione anche su tesi del tutto opposte o contrastanti. 

Se tale equilibrio non sarà raggiunto, si darà spazio vitale a chi considera la violenza come uno straordinario detonatore per ben altre situazioni.

La gestione delle occupazioni e la sicurezza

Il Segretario Cuzzupi, nella sua disamina, non evita di affrontare il tema delle occupazioni. Occupare le scuole, luoghi deputati per definizione alla didattica, all’educazione e alla disponibilità al dialogo, è una forma di protesta. 

L’UGL Scuola la definisce “comprensibile”, ma a una condizione precisa: non deve diventare uno strumento fine a sé stesso

Atti come il vandalismo al liceo Da Vinci di Genova evidenziano anche un problema di sicurezza. Le occupazioni, infatti, limitano la libertà di chi vuole studiare e, allo stesso tempo, espongono gli occupanti a rischi

La scuola deve rimanere un luogo di crescita e non un simbolo da colpire. La protesta, pur legittima nelle sue forme, non può tradursi in un danno per la collettività o in un pericolo per gli stessi studenti che la attuano.

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La proposta UGL: dialogo democratico negli spazi comuni

Di fronte a questo scenario, l’UGL Scuola avanza una proposta costruttiva per gestire il dissenso. Sarebbe molto più efficace utilizzare gli spazi comuni, ma in accordo con la dirigenza e i docenti. 

L’obiettivo è affrontare qualsiasi argomento in un contesto democratico, basato sul dialogo e senza limitare le libertà di nessuno

Scegliere questa modalità rappresenterebbe un forte segnale. Dimostrerebbe, con i fatti, la prontezza a opporsi a ogni tentativo di fare dello scontro brutale il fulcro del momento. 

La scuola ha il dovere di insegnare il confronto. L’organizzazione sindacale chiede quindi di dire “NO” alla violenza e di dimostrare la volontà di utilizzare il dialogo come unico linguaggio.