Negli ultimi tre anni il fenomeno della violenza contro il personale scolastico in Italia ha assunto proporzioni preoccupanti, con ben 123 episodi che hanno interessato docenti, dirigenti e Personale ATA.
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SOMMARIO
ToggleAggressioni in cattedra: il monitoraggio del MIM
Secondo un monitoraggio condotto dal Dipartimento Istruzione del Ministero dell’Istruzione e del Merito, nell’anno scolastico 2022/2023 si sono verificati 36 episodi di violenza all’interno degli istituti scolastici a livello nazionale.
Il numero è aumentato significativamente nel 2023/2024 con ben 75 casi, mentre nei primi mesi dell’anno scolastico 2024/2025 sono già stati registrati 19 episodi (dato aggiornato a dicembre 2024).
I dati in questione sono stati presentati durante la “Giornata di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico“, evento organizzato presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito con la partecipazione del Ministro Giuseppe Valditara.
L’analisi ha evidenziato che le aggressioni si sono verificate in quasi tutte le regioni italiane, con la Lombardia che registra il numero più alto di casi (15 episodi, pari al 12,2% del totale nazionale).
Gli episodi di violenza si concentrano soprattutto nelle scuole secondarie di secondo grado, con i docenti che risultano essere le vittime più numerose.
Gli autori principali delle aggressioni sono stati familiari e studenti, e il quadro che ne deriva delinea una situazione preoccupante che necessita di interventi mirati per garantire la sicurezza all’interno delle istituzioni scolastiche.
I dati del Ministero
Secondo i dati raccolti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, nell’anno scolastico 2023/2024 si sono registrati 57 casi di violenza contro insegnanti, 11 contro dirigenti scolastici e 7 contro il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA).
I responsabili di tali atti sono stati principalmente familiari (33 casi) e studenti (31 casi), con una minoranza di episodi attribuiti a estranei (4) o autori ignoti (1).
L’anno scolastico 2024/2025 non mostra segnali di miglioramento.
Nei primi mesi, sono già stati documentati 19 episodi di aggressione: 13 nelle scuole secondarie di secondo grado e 6 nel primo ciclo.
Le vittime includono 13 docenti, 4 dirigenti scolastici e 4 membri del personale ATA.
In un caso, l’aggressione ha addirittura coinvolto simultaneamente docenti, Personale ATA e dirigente scolastico.
Gli aggressori sono stati identificati principalmente tra gli studenti (9 casi) e i familiari (8 casi), con 2 episodi attribuiti a soggetti non identificati.
Novità legislative
I dati analizzati nei paragrafi precedenti evidenziano una tendenza allarmante che richiede interventi mirati per garantire la sicurezza e il benessere del personale scolastico.
La legge n. 25 del 4 marzo 2024 (nota anche come Legge Antiviolenza Scolastica) va appunto in questa direzione, attraverso l’introduzione di nuove misure di protezione per il personale docente e di un sensibile inasprimento delle pene.
Allo stesso tempo, tuttavia, è fondamentale promuovere iniziative di prevenzione e sensibilizzazione che coinvolgano famiglie, studenti e istituzioni, al fine di contrastare efficacemente la violenza nelle scuole e creare un ambiente educativo sicuro e rispettoso per tutti.