Pubblicato, dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, il nuovo avviso nazionale del Piano delle Arti 2025 per rilanciare la cultura artistica nelle scuole italiane: a disposizione 1,2 milioni di euro per sostenere progetti dedicati alla musica, al teatro, alla danza, alle arti visive e performative.
Un’iniziativa che rafforza il legame tra didattica, creatività e inclusione, offrendo alle scuole l’opportunità di diventare veri e propri laboratori di innovazione artistica e culturale.
Come funziona il bando: chi può partecipare al Piano delle Arti e quanto vale
L’Avviso del MIM riguardante il Piano delle Arti è rivolto a scuole dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo che intendano promuovere attività artistiche e creative, anche in rete o attraverso poli artistici e performativi.
La partecipazione è aperta anche alle scuole paritarie – preferibilmente in collaborazione con una statale capofila – e ai CPIA (Centri provinciali per l’istruzione degli adulti) singolarmente o in rete. Le risorse disponibili sono 360.000 euro per progetti delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo e 840.000 euro per iniziative del secondo ciclo.
Ogni istituto potrà presentare una sola proposta, da realizzare nel corso dell’anno scolastico 2025-2026. I fondi verranno distribuiti alle regioni in base al numero degli studenti iscritti, per garantire una ripartizione equa e proporzionata.
Le spese ammissibili con il Piano delle Arti
Tra le spese ammissibili con il Piano delle Arti, troviamo:
- attività di progettazione e coordinamento;
- laboratori, performance e manifestazioni artistiche;
- stage e tirocini anche all’estero;
- collaborazione con artisti, università e istituzioni AFAM;
- acquisto di materiali e noleggio di attrezzature;
- iniziative di comunicazione e diffusione dei risultati.
Ruolo degli Uffici scolastici regionali e valutazione dei progetti per aderire al Piano delle Arti 2025
Il cuore operativo del bando sarà gestito dagli Uffici scolastici regionali (USR), che pubblicheranno i propri avvisi territoriali e raccoglieranno le candidature.
Ogni proposta sarà valutata da una commissione regionale formata da esperti con competenze artistiche e membri del Comitato Nazionale per l’Apprendimento pratico della musica.
Le scuole selezionate entreranno in una graduatoria regionale, e gli elenchi dei progetti finanziati dovranno essere trasmessi al Ministero entro il 6 novembre 2025.
Un simile modello di selezione, articolato e trasparente, punta a valorizzare la qualità artistica, l’impatto educativo e la sostenibilità delle proposte.
Box pratico: consigli per presentare un progetto vincente
Ecco dei consigli pratici per presentare un progetto vincente e partecipare al Piano delle Arti 2025:
- Costruisci una rete solida: coinvolgi altre scuole, enti locali o istituzioni culturali.
- Punta sulla multidisciplinarità: integra arti visive, musica e teatro per un approccio inclusivo.
- Racconta il valore educativo: evidenzia come il progetto arricchisce le competenze trasversali.
- Pianifica con precisione: definisci obiettivi, fasi e risultati misurabili.
- Cura la comunicazione: prevedi attività per diffondere i risultati e valorizzare gli studenti.
Il Piano delle Arti 2025 rappresenta un’occasione concreta per trasformare la scuola in un centro pulsante di cultura, creatività e partecipazione.
Per i docenti e i futuri insegnanti, partecipare significa valorizzare il talento degli studenti e promuovere una didattica capace di connettere arte, educazione e innovazione.