Tragedia in una scuola di Marcianise nel Casertano: studentessa di 12 anni muore dopo una caduta dal secondo piano

Rosalia Cimino

13 Novembre 2025

Scuola di Marcianise in lutto dopo la tragedia

Tragedia in una scuola di Marcianise nel Casertano: studentessa di 12 anni muore dopo una caduta dal secondo piano

Quiz GPS

Tragedia in una scuola di Marcianise, in provincia di Caserta, dove una ragazzina di soli 12 anni ha perso la vita dopo essere precipitata dal secondo piano dell’edificio scolastico. L’accaduto ha generato shock tra studenti, insegnanti e genitori, e le autorità hanno avviato rilievi per chiarire le dinamiche di quanto successo.

Secondo le prime informazioni, la giovane avrebbe lasciato un bigliettino e chiesto di uscire dall’aula per andare in bagno, ma non è più tornata. L’allarme è stato immediato, con l’arrivo di soccorsi e forze dell’ordine.

L'offerta scade tra
2 3
Ore
:
5 9
Minuti
:
5 9
Secondi

La dinamica della tragedia nella scuola di Marcianise

Dalle prime ricostruzioni, emerge che la studentessa si sarebbe allontanata, intorno alle ore 10.00 di questa mattina, dai corridoi principali per raggiungere le scale di emergenza sul retro della scuola di Marcianise. Da lì sarebbe precipitata da un’altezza di circa dieci metri, cadendo sul selciato sottostante.

I medici del 118 hanno tentato ripetutamente di rianimarla, ma purtroppo ogni sforzo si è rivelato vano. La polizia e gli esperti stanno lavorando per raccogliere prove e testimonianze che possano spiegare con precisione cosa sia successo in quei minuti fatali.

Prime reazioni e gestione della scuola di Marcianise

Sul posto sono intervenuti immediatamente anche i genitori della ragazzina, sotto choc e assistiti da psicologi e personale sanitario. 

Nel frattempo, la dirigenza scolastica ha trattenuto tutti gli studenti nelle aule, predisponendo percorsi alternativi per garantire l’uscita in sicurezza lontano dall’area del dramma.

Le autorità al momento ipotizzano che possa trattarsi di un gesto volontario, ma le indagini sono ancora in corso. L’intera comunità scolastica è stata profondamente colpita, e molti esperti sottolineano l’importanza di supporti psicologici immediati per studenti e docenti.

Strategie di prevenzione e supporto nelle scuole

Eventi tragici come quello accaduto nella scuola di Marcianise evidenziano l’importanza di sviluppare strategie di prevenzione efficaci all’interno delle scuole.

Tra le misure più utili ci sono la creazione di sportelli di ascolto psicologico facilmente accessibili agli studenti, la formazione del personale docente per riconoscere segnali di disagio e stress, e l’implementazione di programmi di educazione emotiva e sociale. 

È fondamentale inoltre favorire una comunicazione aperta con le famiglie, così da individuare tempestivamente situazioni di rischio e offrire supporto mirato. 

L’obiettivo non è solo intervenire in caso di emergenza, ma costruire ambienti scolastici in cui il benessere emotivo e psicologico degli studenti sia costantemente monitorato e tutelato.

Cosa è già previsto nelle scuole italiane

Negli ultimi anni sono stati compiuti importanti passi per introdurre la figura dello psicologo all’interno delle scuole italiane

È nato un fondo nazionale dedicato: con la Legge di Bilancio è stato, infatti, creato un “cassetto” di 10 milioni di euro per il 2025 e 18,5 milioni annui dal 2026 per attivare “presìdi psicologici” nelle scuole.

Il fondo prevede, dunque, stanziamenti crescenti negli anni, con risorse iniziali dedicate all’avvio del servizio e cifre maggiori negli anni successivi, per garantire continuità e ampliamento del supporto psicologico.

Alcune regioni, come Piemonte e Calabria, hanno già approvato leggi locali che istituiscono formalmente la presenza dello psicologo scolastico, prevedendo interventi regolari all’interno degli istituti. 

Inoltre, il Ministero dell’Istruzione ha annunciato l’avvio sperimentale della figura dello psicologo nelle scuole, previsto a partire dall’anno scolastico 2025‑2026. Le misure mirano a garantire un sostegno psicologico agli studenti e a creare ambienti educativi più attenti al benessere emotivo e psicologico.

Guarda il video

Ma cosa non è ancora compiuto

Nonostante i progressi, la presenza dello psicologo nelle scuole italiane non è ancora sistematica e stabile. 

A livello nazionale non esiste una normativa che obblighi ogni istituto a inserire uno psicologo a tempo pieno come figura stabile nell’organico scolastico. In molte realtà, lo psicologo è presente solo tramite progetti temporanei o sportelli di ascolto limitati, senza continuità e senza un rapporto stabile con la scuola.

Le risorse economiche e umane disponibili risultano spesso insufficienti rispetto al fabbisogno reale degli studenti, e l’attuazione varia significativamente da regione a regione. 

Una simile eterogeneità limita l’efficacia del servizio, rendendo ancora difficile garantire a tutti gli studenti un supporto psicologico adeguato e costante.