Aggressioni sul lavoro: insegnanti tra le principali vittime femminili, Dossier INAIL 2023

Le lavoratrici vittime di aggressioni o violenze rappresentano una quota rilevante degli infortuni femminili sul lavoro, con le insegnanti che emergono tra le categorie più colpite. Secondo l’ultimo “Dossier INAIL”, nel 2023 il 5,3% degli infortuni riconosciuti dall’Istituto tra le donne è legato a episodi di violenza, perpetrati da soggetti come studenti, familiari o estranei durante l’attività lavorativa.

Le professioni a rischio

Le professioni più esposte vedono al primo posto le operatrici sanitarie e assistenziali, che costituiscono oltre il 44% dei casi, seguite da figure del settore educativo. 

Tra queste, le specialiste dell’educazione e della formazione rappresentano il 6,1% delle vittime, mentre le insegnanti di scuola primaria il 5,1%

Completano il quadro le impiegate postali, con il 4,7%, spesso bersaglio di rapinatori. 

Il dato evidenzia come l’ambiente scolastico, accanto a quello sanitario, sia un contesto ad alto rischio per le lavoratrici.

collage con percentuali

La distribuzione territoriale

La distribuzione territoriale degli episodi, analizzata nel periodo 2019-2023, mostra una concentrazione significativa nel Nord Italia, dove si registrano circa sei denunce su dieci. 

Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Veneto si confermano le regioni più critiche, totalizzando quasi la metà delle segnalazioni a livello nazionale. 

Il Centro e il Mezzogiorno, invece, si dividono equamente il restante 40%, con circa un quinto dei casi ciascuno.

Inoltre, l’incidenza degli infortuni sul lavoro è così distribuita:

  • 80%: settori di gestione Industria e servizi, che includono ambiti come sanità e istruzione privata;
  • 18%: Conto Stato, che comprende il personale docente delle scuole pubbliche;
  • 2%: settore agricolo. 

Questi numeri sottolineano come la violenza sul lavoro sia un fenomeno trasversale, ma particolarmente incisivo negli ambienti pubblici e di contatto diretto con l’utenza.

docente davanti alla lavagna

Un fenomeno in crescita che interpella le istituzioni 

Le insegnanti, soprattutto di scuola primaria, si trovano spesso a fronteggiare situazioni di tensione con studenti o genitori, un rischio che il Dossier INAIL mette in luce con chiarezza. 

Sebbene i dati non specifichino l’entità delle lesioni, la frequenza di questi episodi richiama l’urgenza di misure di prevenzione e supporto per il personale scolastico femminile.

La sicurezza sul lavoro torna così al centro del dibattito. 

Con il 5,3% degli infortuni femminili legati a violenze, il fenomeno richiede interventi mirati, dalla formazione specifica alla revisione dei protocolli di tutela. 

Per le insegnanti, in particolare, si apre la sfida di garantire un ambiente lavorativo più protetto, in un contesto dove l’educazione si scontra sempre più spesso con dinamiche di aggressività.

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