Antisionismo Violento nelle Università: Docente Aggredito a Pisa

Giuseppe Montone

17 Settembre 2025

un momento dell'interruzione della lezione

Antisionismo Violento nelle Università: Docente Aggredito a Pisa

Quiz GPS

Un episodio di antisionismo violento si è verificato all’Università di Pisa, dove un professore è stato aggredito fisicamente nel corso di una sua lezione. L’attacco è stato compiuto da un gruppo di una ventina di attivisti pro-Palestina, che hanno fatto irruzione nell’aula etichettando il docente come “sionista” e interrompendo l’attività didattica prima di passare alle vie di fatto.

Guarda il video

Antisionismo Violento a Pisa: la Cronaca dell’Aggressione

L’aggressione fisica – l’ennesima aggressione in cattedra – ha coinvolto il professor Rino Casella, docente di diritto costituzionale comparato, la cui lezione all’Università di Pisa è stata interrotta da circa una ventina di studenti pro-Palestina affiliati a collettivi di sinistra. 

L’azione, motivata da una chiara matrice ideologica, è rapidamente degenerata. Il docente, definito “sionista” dagli aggressori sui social media, ha raccontato di essere stato preso a calci e pugni mentre tentava di fare da scudo a uno studente, riportando una prognosi di sette giorni

La sua unica “colpa”, ha dichiarato, è stata quella di non essersi definito “pro Pal” e di essersi opposto a scelte dell’Ateneo che minavano la neutralità dell’istituzione. L’accaduto, documentato con foto e video dagli stessi collettivi, evidenzia come la contestazione politica possa sfociare in inaccettabili atti di violenza.

Le Reazioni Istituzionali e Politiche all’Episodio

La risposta delle istituzioni non si è fatta attendere e ha mostrato una ferma condanna dell’accaduto. 

Il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, ha espresso immediata solidarietà al professore, definendo inaccettabile ogni forma di violenza. 

Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha definito l’episodio “intollerabile”, sottolineando come gli atenei non possano diventare “zone franche” dove è consentito aggredire i professori. 

Il Ministro ha, inoltre, annunciato che il suo dicastero valuterà la possibilità di costituirsi parte civile contro aggressioni future, per ribadire che la violenza non è mai una forma di democrazia. 

Anche il mondo politico ha reagito in modo compatto, con una condanna bipartisan che ha unito esponenti di maggioranza e opposizione, come Matteo Salvini, Galeazzo Bignami e Simona Bonafè.

un momento dello scontro tra il docente e i manifestanti

Libertà Accademica e Clima di Tensione negli Atenei

L’episodio di Pisa non rappresenta un caso isolato, ma si inserisce in un contesto nazionale di forte tensione

Numerosi atenei italiani sono teatro di proteste e dibattiti accesi sul conflitto in Medio Oriente, con iniziative che mettono in discussione le collaborazioni accademiche con istituzioni israeliane. 

Il Senato accademico della Statale di Milano ha deciso di astenersi da nuove stipule con università implicate nelle violazioni a Gaza, mentre l’Università di Firenze si è impegnata a valutare gli accordi in essere. 

Il Politecnico di Torino ha interrotto i rapporti con un docente israeliano che aveva difeso l’esercito del suo Paese. 

Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ha parlato di una “escalation temuta da tempo”, frutto di un “appiattimento sulla narrativa propagandistica di Hamas” che legittima il terrorismo. 

Questi episodi evidenziano come il dibattito si stia trasformando, in alcuni casi, in forme di contestazione radicale, con l’antisionismo violento che emerge come una minaccia concreta alla sicurezza.

Antisionismo Violento: il professor Rino Casella

La Testimonianza del Professor Casella: “Violenza Intollerabile”

Il professor Rino Casella, in una dettagliata ricostruzione dei fatti, ha definito la violenza nelle aule universitarie “intollerabile per alcun motivo”. 

Il docente ha spiegato di aver sporto denuncia non solo per l’interruzione di pubblico servizio, ma anche per l’aggressione fisica. 

Ha raccontato di aver ricevuto calci e pugni mentre cercava di fare da scudo a uno studente, a sua volta picchiato per aver tentato di strappare una bandiera palestinese ai manifestanti. 

Casella ha ricondotto l’attacco alla sua posizione di neutralità, affermando: “Mi accusano di essere un sionista solo perchè non sono pro Pal” e per essersi opposto, con una sola collega, alle scelte dell’Ateneo sulla vicenda. 

Emerge dalla sua testimonianza un dettaglio di fondamentale importanza: i circa 200 studenti presenti in aula sono rimasti “attoniti” e non hanno mostrato alcuna solidarietà verso gli aggressori, i quali hanno agito mettendo i piedi sulla cattedra e strappandogli i libri di mano. 

Il professore ha, infine, sottolineato come ora spetti al rettore “garantire l’incolumità di professori, dipendenti amministrativi e studenti”, affinché non diventino bersaglio di chi vuole imporre le proprie idee con la forza.