Assegno Unico 2025 e ISEE: nuovi importi e aumenti a partire da febbraio

Assegno unico

A partire da febbraio 2025, l’Assegno Unico subirà un incremento dovuto agli adeguamenti al costo della vita previsti dal decreto legislativo n. 230 del 29 dicembre 2021. Come accade per altre prestazioni INPS, l’importo dell’Assegno Unico viene rivalutato annualmente in base all’inflazione.

Secondo quanto stabilito dall’INPS nella circolare del 4 febbraio 2025, l’aumento sarà dello 0,8% e gli importi aggiornati saranno erogati automaticamente a partire da marzo 2025, comprendendo anche gli arretrati di gennaio.

A chi spetta l’Assegno Unico e quali sono i requisiti

L’Assegno Unico, attivo dal marzo 2022, rappresenta un sostegno economico fondamentale per le famiglie con figli a carico. 

Nel 2025 sono state introdotte importanti modifiche, tra cui l’esclusione dal calcolo dell’ISEE per chi beneficia anche del bonus asilo nido. La procedura online è stata semplificata, ad esempio per la gestione del subentro in caso di decesso di uno dei genitori. 

Inoltre, non è più necessario presentare una nuova domanda per chi già percepisce il beneficio. Tuttavia, è fondamentale aggiornare l’ISEE entro il 28 febbraio 2025: in caso contrario, la famiglia avrà diritto solo all’importo minimo dell’assegno.

L’Assegno Unico spetta alle famiglie con figli minorenni, compresi quelli già dal settimo mese di gravidanza e per i figli maggiorenni fino a 21 anni, purché frequentino un corso di formazione, svolgano un’attività lavorativa con reddito inferiore a 8.000 euro o risultino disoccupati. 

Per i figli con disabilità non vi sono limiti di età. L’importo spettante dipende dal valore dell’ISEE familiare e chi non presenta la dichiarazione riceverà l’importo minimo previsto per legge.

Importi aggiornati per il 2025 e maggiorazioni previste

Gli importi dell’Assegno Unico 2025 sono stati aggiornati in base al tasso di inflazione. 

L’importo minimo previsto è di 57,5 euro per figlio, con un lieve aumento rispetto all’anno precedente, mentre il massimo raggiunge i 201 euro per le famiglie con ISEE fino a 17.222,33 euro

Sono previste maggiorazioni per specifiche condizioni: le famiglie con figli di età inferiore a un anno riceveranno un incremento del 50%, così come i nuclei con almeno tre figli e un ISEE entro la soglia massima. 

È inoltre prevista una maggiorazione forfettaria di 150 euro per le famiglie con almeno quattro figli. Per i nuclei vedovili, dal 2023 è prevista una maggiorazione speciale e l’assegno viene erogato per 5 anni se uno dei genitori è deceduto nell’anno di riconoscimento del sussidio.

I pagamenti dell’Assegno Unico seguiranno queste tempistiche: tra il 15 e il 20 febbraio per chi ha già beneficiato dell’assegno in passato, mentre per le nuove richieste o in caso di cambiamenti nella situazione familiare il pagamento avverrà alla fine del mese successivo alla presentazione della domanda. 

Le famiglie che ancora non hanno fatto richiesta possono presentarla online attraverso i servizi INPS o patronati, evitando code agli sportelli.

Impatto sul mondo della scuola

L’Assegno Unico 2025 gioca un ruolo importante anche nel contesto scolastico, poiché rappresenta un sostegno economico che può influenzare direttamente la possibilità per molte famiglie di sostenere le spese legate all’istruzione

La continuità del beneficio permette di garantire maggiore stabilità economica, facilitando l’accesso ai materiali didattici, alla mensa scolastica e alle attività extrascolastiche. 

Per gli studenti maggiorenni che rientrano nei requisiti dell’Assegno Unico, questo supporto può incentivare la prosecuzione degli studi superiori o universitari, riducendo il rischio di abbandono scolastico dovuto a difficoltà economiche. Il collegamento tra welfare e istruzione diventa quindi essenziale per garantire pari opportunità a tutti i giovani, indipendentemente dal reddito familiare.

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