Assenze per malattia da COVID-19 a scuola: le nuove regole

Docente ammalato con covid 19 assente da scuola

Le normative riguardanti le assenze per malattia dei docenti, come di tutti i dipendenti pubblici, stanno per cambiare con l’introduzione del nuovo Decreto PA

Tra le modifiche più significative spicca la revisione del trattamento riservato ai lavoratori affetti da COVID-19, i cui periodi di assenza non saranno più considerati alla stregua di un ricovero ospedaliero, ma verranno assimilati alla malattia ordinaria

Come cambierà il trattamento dell’assenza per COVID-19

Con il nuovo provvedimento, l’assenza dal lavoro per infezione da COVID-19 verrà conteggiata nel periodo di comporto, ovvero il limite massimo di giorni di malattia concessi senza perdere il posto di lavoro. 

La disposizione segna una netta differenza rispetto alle precedenti, che equiparavano il periodo di malattia a un ricovero ospedaliero, garantendo maggiori tutele ai lavoratori.

Un’altra importante novità riguarda la retribuzione durante il periodo di malattia. Se il Decreto PA verrà approvato nella sua forma attuale, nei primi dieci giorni di assenza per COVID-19 si applicherà la cosiddetta “decurtazione Brunetta”, che comporta una riduzione dello stipendio. 

Il taglio salariale previsto potrebbe tradursi in una perdita di circa 6 euro al giorno o più, a seconda della fascia retributiva dell’insegnante o del dipendente pubblico interessato.

Conseguenze per il personale della Pubblica Amministrazione

Se confermata, questa revisione normativa andrà a impattare in particolare i dipendenti della scuola e della Pubblica Amministrazione, che in caso di contagio non potranno più contare sulle precedenti tutele economiche

La modifica legislativa prevede infatti l’eliminazione del primo comma dell’articolo 87 del Decreto-Legge 18/2020, che assicurava un trattamento di favore ai lavoratori colpiti dal virus.

L’obiettivo del nuovo decreto sembra essere quello di uniformare il trattamento dell’assenza per COVID-19 a quello di qualsiasi altra malattia comune, riducendo al contempo la spesa pubblica. 

Tuttavia, questo cambiamento potrebbe generare malcontento tra i lavoratori del settore pubblico, soprattutto tra gli insegnanti, i quali subiranno direttamente le conseguenze economiche della nuova disposizione.

In attesa della conferma definitiva del decreto, i sindacati e le associazioni di categoria stanno già esprimendo preoccupazione per le possibili ripercussioni sui diritti dei lavoratori, auspicando che vengano introdotte misure correttive per mitigare gli effetti negativi di questa nuova regolamentazione.

Condividi questo articolo