Violenze e insulti razzisti su minori: indagate due maestre di una scuola dell’infanzia di Asti

Rosalia Cimino

13 Giugno 2025

Maestra che urla contro i bambini

Violenze e insulti razzisti su minori: indagate due maestre di una scuola dell’infanzia di Asti

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Due maestre di una scuola dell’infanzia paritaria di Asti sono state sospese dopo il rinvenimento di video che le mostrano mentre infliggono maltrattamenti fisici e verbali verso bambini tra i tre e i cinque anni. 

Le immagini documentano strattonamenti, insulti, umiliazioni e comportamenti igienicamente discutibili. Il caso, che ha visto l’intervento dei carabinieri e della Procura, getta una luce allarmante sulle dinamiche all’interno di una struttura che dovrebbe garantire protezione e serenità ai più piccoli.

Guarda il video

Cosa emerge dalle indagini e quali sono le accuse

Le evidenze sono state raccolte grazie all’installazione di microcamere nei locali dell’asilo, disposte dalla Procura su segnalazione di una madre dopo che il figlio era tornato a casa con un livido. 

I video mostrano chiaramente bambini trascinati per il grembiule, costretti a restare a terra in isolamento, strattonamenti per tenerli al proprio posto e persino frasi offensive, spesso a sfondo razzista. 

In un episodio, un bimbo di origine africana viene apostrofato ripetutamente come “zulù”, mentre un altro di origine albanese viene umiliato con epiteti. 

Simili condotte configurano il reato di maltrattamenti in concorso, sanzionato dall’art. 572 del codice penale, e hanno portato il giudice a sospendere le due insegnanti per un anno, imponendo loro il divieto di svolgere attività in qualsiasi contesto scolastico.

Impatto psicologico sui piccoli e responsabilità della scuola

Oltre alla violenza fisica, le immagini rivelano un clima di tensione e timore costanti: i bambini, invece di trovarsi in un ambiente protetto e gioioso, erano sottoposti a continue minacce e umiliazioni

In uno dei casi peggiori, una bimba viene persino costretta a mangiare cibo recuperato dai rifiuti, e una delle maestre mangia dagli zainetti dei bambini, gettando seri dubbi sull’igiene e la tutela della salute. 

Tali atti non solo violano la fiducia delle famiglie, ma possono generare traumi profondi nei piccoli, compromettendo il loro sviluppo emotivo e relazionale. 

La scuola, in questo quadro, è chiamata a rispondere non solo legalmente ma anche eticamente, con un necessario rafforzamento dei controlli sui comportamenti degli operatori educativi.

Le misure di supervisione

Il caso accaduto ad Asti pone domande urgenti sull’adeguatezza delle misure di supervisione nelle scuole dell’infanzia e sull’effettiva tutela dei minori. 

Se confermate le accuse, le responsabilità non ricadono solo sulle due insegnanti, ma coinvolgono l’intera comunità educativa. 

Per garantire che l’asilo resti un luogo sicuro e accogliente, è indispensabile rafforzare protocolli di sorveglianza, formazione del personale e canali di segnalazione per genitori e operatori. Solo così si potrà prevenire il ripetersi di simili violazioni.