Ogni anno, quando si parla di attività collegiali docenti, per molti insegnanti torna la stessa domanda: “Quante ore dobbiamo fare davvero? E cosa è obbligatorio?”.
L’art. 44 del CCNL 2019-21 ha messo nero su bianco i paletti da rispettare: due blocchi da 40 ore ciascuno. Ma dietro quei numeri si nasconde molto di più: riunioni, incontri con le famiglie, consigli di classe e impegni che spesso si intrecciano con il lavoro quotidiano in aula.
Le 40 ore di collegio e le 40 ore dei consigli
Le prime 40 ore non sono negoziabili: servono a partecipare al collegio docenti e alle sue articolazioni. Significa programmazione a inizio anno, verifiche finali, incontri per discutere strategie e, non meno importante, momenti di confronto con le famiglie.
Le seconde 40 ore, invece, sono dedicate a consigli di classe, interclasse e intersezione. Sono gli spazi in cui il dialogo tra docenti diventa essenziale per coordinare attività, valutazioni e percorsi formativi.
Un aspetto spesso poco chiaro: anche i dipartimenti disciplinari rientrano in questo monte ore, perché le proposte che elaborano finiscono sempre sul tavolo del collegio docenti.
Incontri scuola-famiglia e altri obblighi fuori dalle 40+40 ore
Quando il collegio docenti decide di organizzare incontri collettivi con le famiglie, questi si conteggiano nelle 40 ore delle attività collegiali. Attenzione però: ci sono impegni che non rientrano nel pacchetto 40+40 ma restano comunque obbligatori. Parliamo di:
- Preparazione delle lezioni;
- Correzione degli elaborati;
- Scrutini ed esami;
- Rapporti individuali con i genitori;
- Vigilanza degli studenti (compresa la presenza in classe 5 minuti prima della campanella e il controllo all’uscita).
In altre parole: il cuore dell’attività didattica quotidiana non ha un limite orario contrattuale.
Docenti su più scuole e coincidenza di impegni
Per chi lavora in più istituti la gestione si fa più complessa. Le ore vanno distribuite in modo proporzionale al servizio prestato in ciascuna scuola e il docente può presentare un piano personalizzato.
Se poi due riunioni capitano nello stesso giorno? In quel caso la legge è chiara: si può partecipare a una sola attività, purché si considerino le ore già svolte.
Dunque, il numero di incontri collegiali non è infinito: è stabilito nel Piano annuale delle attività, che deve essere approvato all’inizio dell’anno. Per la convocazione, di solito, gli istituti rispettano un preavviso minimo di 5 giorni, così da permettere ai docenti di organizzarsi.
Le attività collegiali, insomma, non sono solo un obbligo contrattuale: rappresentano il momento in cui la scuola si organizza, pianifica e costruisce una visione comune. Capirne bene i confini significa non solo rispettare il contratto, ma anche vivere con maggiore consapevolezza il proprio ruolo.


