Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Ancona ha annullato la prova pratica del concorso per Insegnanti Tecnico Pratici (ITP) della classe di concorso B022, svoltosi a maggio 2024 a Porto Sant’Elpidio, nelle Marche.
La decisione è stata presa a seguito di un ricorso presentato da alcuni candidati, che hanno contestato la violazione del principio di anonimato durante la prova. Scopriamo cosa è accaduto.
La decisione del TAR
Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Ancona ha accolto il ricorso presentato da un gruppo di candidati, riconoscendo che la procedura adottata nella prova pratica del concorso per docenti ITP della classe di concorso B022 non ha rispettato il principio di anonimato.
La questione sollevata riguardava la richiesta, imposta ai partecipanti, di indicare il proprio nome e cognome sugli elaborati consegnati durante la prova pratica.
Secondo i giudici amministrativi, questa pratica ha compromesso la trasparenza e l’imparzialità della selezione, poiché ha reso possibile l’identificazione dei candidati da parte della commissione valutatrice.
La normativa sui concorsi pubblici prevede che, quando una prova è di tipo scritto, il principio di anonimato debba essere garantito per evitare qualsiasi rischio di favoritismi o discriminazioni.
Il TAR ha evidenziato che, pur trattandosi formalmente di una prova pratica, la sua esecuzione era in realtà di tipo teorico-scritto, consistendo nella stesura di una dimostrazione tecnica rivolta a studenti di istituti tecnici o professionali.
In questi casi, la correzione dovrebbe avvenire in maniera anonima, come avviene per le prove scritte tradizionali. Inoltre, è stato sottolineato che la durata massima dell’elaborato era di otto ore, un tempo che non giustificava la presenza continua della commissione d’esame durante lo svolgimento della prova.
La posizione del Ministero dell’Istruzione e del Merito
In risposta alla sentenza, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha chiarito che la decisione del TAR riguarda specificamente 174 candidati della classe di concorso B022, distribuiti tra Abruzzo, Emilia-Romagna, Marche, Puglia e Umbria.
Il MIM ha sottolineato che le immissioni in ruolo già effettuate per l’anno scolastico 2024/2025 non subiranno alcuna modifica e che l’impatto della sentenza è limitato, considerando il numero esiguo di candidati interessati.
La vicenda evidenzia l’importanza di rispettare rigorosamente le procedure concorsuali, in particolare il principio di anonimato, per assicurare equità e trasparenza nei processi di selezione del personale docente.
Il Comunicato stampa del MIM
Di seguito la nota stampa diffusa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per smentire le voci allarmistiche diffuse da alcuni organi di stampa in seguito alla pubblicazione della sentenza del TAR delle Marche:
“In ordine alle notizie allarmistiche di stampa secondo cui, a causa di una sentenza del Tar delle Marche sarebbe a rischio il primo concorso PNRR per 20.000 insegnanti, è necessaria una categorica smentita.
Il concorso interessato dalla sentenza del Tar delle Marche si riferisce ad una classe di concorso per insegnante tecnico pratico (A022) gestito dall’Ufficio scolastico regionale delle Marche per un totale di 60 posti (Abruzzo 2, Emilia-Romagna 27, Marche 8, Puglia 14, Umbria 9). I candidati che hanno superato la prova scritta sono stati 174 e al 13/2 risultano a fascicolo 50 assunzioni in ruolo.
Il TAR ha stabilito nella sentenza che dovrà essere ripetuta la prova pratica in quanto sarebbe stata violata la regola dell’anonimato. Pertanto, il rifacimento della prova pratica e dell’orale interesserà i 174 candidati che hanno superato la prova scritta, senza alcuna ripercussione sulle immissioni in ruolo già effettuate per l’anno scolastico 2024/2025 e sul complesso delle procedure PNRR, stante anche l’esiguità dei numeri relativi alla procedura interessata dalla sentenza.”
Il Comunicato stampa della FLC CGIL
Dopo la sentenza del TAR delle Marche è arrivato anche il Comunicato stampa della FLC CGIL:
“In esecuzione della sentenza, il Ministero dell’Istruzione e del Merito dovrà far ripetere la prova pratica ai candidati e, successivamente, anche le prove orali con la conseguente pubblicazione di una nuova graduatoria di vincitori.
Il Ministero assicura che non ci saranno conseguenze sull’avvio del prossimo anno scolastico. Vorremmo tanto poterci credere, ma resta il fatto che ci troviamo, per l’ennesima volta, di fronte a incapacità e inadempienze che avrebbero il sapore della beffa se non si trattasse di una tragica realtà.”