Carta del docente 2025 a gennaio: ritardi e novità per precari e hardware

Giuseppe Montone

30 Ottobre 2025

Carta del docente 2025 a gennaio: alcuni docenti davanti al monitor del PC analizzano le novità del DL 127/2025

Carta del docente 2025 a gennaio: ritardi e novità per precari e hardware

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L’attivazione della Carta del Docente per l’anno scolastico 2025-2026 subisce un forte slittamento. L’ipotesi di una Carta del docente 2025 a gennaio è stata confermata dalla sottosegretaria Paola Frassinetti, la quale ha spiegato le ragioni del ritardo durante un question time alla Camera. La motivazione risiede nell’ampliamento della platea dei beneficiari, una novità introdotta dal recente Decreto Scuola.

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La conferma del ritardo: necessario individuare la nuova platea

Il ritardo nell’accredito dei 500 euro non è dovuto a impedimenti tecnici o a carenza di fondi, ma a una precisa necessità amministrativa

La sottosegretaria Frassinetti, nel rispondere a un’interrogazione presso la Commissione Cultura della Camera il 29 ottobre, ha chiarito la situazione. 

L’estensione dei destinatari del bonus impone, per sua natura, una modifica delle tempistiche di attribuzione. Sarà indispensabile attendere l’individuazione di tutti i nuovi beneficiari. 

L’assegnazione della carta potrà avvenire solo quando l’amministrazione avrà un quadro completo della platea dei supplenti fino al termine delle attività didattiche. 

Un simile processo di ricognizione rende probabile l’accredito non prima del mese di gennaio 2025.

La rabbia dei docenti: sbloccare almeno i fondi residui

L’annuncio ha generato un forte malcontento tra il personale di ruolo, che attende i fondi per la formazione. 

Numerosi messaggi giunti alla nostra redazione evidenziano un’esigenza pratica e immediata: lo sblocco delle somme residue dell’annualità precedente (2024/2025). 

Il bonus accreditato il 1° settembre 2024, infatti, prevedeva che l’eventuale residuo fosse spendibile anche nell’anno scolastico 2025/2026. “Stiamo ancora aspettando che ci diano il residuo. Cosa c’entra quello con il ricalcolo?” scrive T.C., una nostra lettrice. 

Un altro docente (C.C.) sottolinea l’urgenza: “I residui dell’anno scorso devono essere sbloccati subito. Non è possibile aspettare fino a gennaio 2026 per iscriversi ad un corso, acquistare libri o un PC”. 

La richiesta è unanime: rendere disponibili i fondi già accantonati, in attesa della nuova erogazione.

Carta del docente 2025 a gennaio: una commessa spiega ad un docente le novità della Carta

Le novità del Decreto Scuola: la Carta Docente si allarga ai precari

La causa dello slittamento è il Decreto Legge n. 127 del 9 settembre 2025, recentemente convertito in legge. Il provvedimento introduce modifiche sostanziali alla disciplina del bonus. 

La novità più rilevante è l’estensione dell’applicazione della Carta a una platea molto più vasta di personale precario, stimata in circa 190mila unità aggiuntive

A partire dall’anno scolastico 2025/2026, il beneficio sarà assegnato non solo ai supplenti annuali (con contratto al 31 agosto), ma anche ai docenti con contratto di supplenza fino al termine delle attività didattiche (30 giugno). 

La misura include, inoltre, il personale educativo, finora escluso dal beneficio. Tale ampliamento ha reso necessario un ripensamento delle procedure di assegnazione.

Carta del docente 2025 a gennaio e le nuove restrizioni su hardware e software

Oltre all’ampliamento della platea, il Decreto Scuola (DL 127/2025) introduce vincoli specifici sull’utilizzo dei fondi. La Carta del docente 2025 a gennaio vedrà una limitazione importante per l’acquisto di hardware e software

Tale spesa sarà consentita esclusivamente in occasione della prima erogazione del beneficio per i nuovi destinatari. 

Per i docenti che hanno già percepito la Carta negli anni precedenti, la possibilità di acquistare PC, tablet o software sarà limitata all’anno scolastico 2025/2026 e, successivamente, avrà una cadenza quadriennale

La modifica mira a orientare la spesa maggiormente verso la formazione culturale e professionale

Parallelamente, la normativa introduce una nuova possibilità di spesa: la Carta potrà essere utilizzata per l’acquisto di servizi di trasporto di persone.

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L’importo del bonus: i 500 euro sono ancora garantiti?

L’allargamento della platea solleva un interrogativo determinante: l’importo della Carta resterà di 500 euro? Il testo della nuova legge genera qualche incertezza. 

Si specifica che l’importo nominale della carta sarà determinato “sulla base delle risorse disponibili a legislazione vigente, in relazione al numero effettivo degli aventi diritto”. 

La definizione dei criteri e delle modalità di assegnazione, così come la ripartizione annuale dell’importo, sarà affidata a un decreto interministeriale da emanare entro il 30 gennaio di ogni anno. 

Se le risorse stanziate non dovessero essere sufficienti a coprire i 500 euro per la platea allargata, l’importo pro capite potrebbe essere ricalcolato e, di conseguenza, ridotto.