La scuola è terminata ed è il momento adatto per poter pensare al nuovo anno che verrà. I docenti e gli aspiranti tali, infatti, hanno il tempo necessario per cercare di ottenere una nuova supplenza più o meno lunga. A tal proposito, sorge un quesito importante: chi è iscritto nelle GPS può inviare le MAD? Una istanza che esige di essere esplicitata in maniera consona.
Chi è iscritto nelle GPS
Tra i vari candidati al ruolo di insegnante vi è anche chi è iscritto nelle GPS, rinnovate recentemente grazie all’Ordinanza Ministeriale 112 del 6 Maggio 2022. Le Graduatorie Provinciali per le Supplenze sono state emanate per la prima volta nel 2020.
Il loro compito è quello di elargire le supplenze annuali sulla base del punteggio accumulato dai candidati. Gli uffici scolastici provinciali (USP), infatti, hanno trovato nelle GPS un ottimo strumento. Tramite esse è possibile assegnare le supplenze non solo annuali, ma anche quelle che terminano con le attività didattiche.
Risulta quindi chiaro quanto sia importante per gli insegnanti essere inseriti all’interno delle GPS. Queste graduatorie sono in grado di distribuire cattedre di una certa durata utili per l’acquisizione di maggior punteggio. Per poter salire di posizione, inoltre, vari professionisti del settore hanno fatto ricorso anche alle certificazioni linguistiche e alle certificazioni informatiche.
Perché inviare le MAD?
In tutto ciò ci si domanda se sia possibile passare dalle GPS alle MAD. Per la precisione, i docenti iscritti nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze si chiedono se possano o meno inviare le Messe a Disposizione.
Queste ultime sono una candidatura spontanea da inoltrare agli istituti sparsi per il territorio italiano. Qualora i dirigenti scolastici si trovassero con le graduatorie vuote, potrebbero decidere di usare gli insegnanti delle MAD nelle proprie scuole.
A tal proposito, il MIUR ha stabilito l’impossibilità di inviare la MAD per chi è iscritto nelle GPS. Ciò, però, sarebbe valido solo per la provincia di appartenenza.
Quanto detto dal Ministero dell’Istruzione, inoltre, non è legge e, di conseguenza, non si rischia nulla svolgendo un’azione contraria. Non sono previsti depennamenti o sanzioni, ma vi è comunque la linea guida di non spedire una candidatura spontanea qualora si risultasse nelle suddette graduatorie.