La vicenda del Collaboratore scolastico licenziato a Prato per essersi dedicato a cruciverba e rebus durante l’orario di servizio ha ricevuto la convalida del Tribunale del Lavoro. I giudici hanno dato piena ragione all’istituto, confermando la legittimità del provvedimento. Si tratta di una vicenda che evidenzia come gravi inadempienze professionali e comportamenti incompatibili con l’ambiente della scuola possano portare alla risoluzione del rapporto di lavoro.
La Sentenza del Tribunale e le Ragioni del Provvedimento
La decisione del Tribunale di Prato ha posto fine alla controversia, convalidando il recesso dal contratto di lavoro e rigettando le istanze dell’ex dipendente.
Assunto a tempo indeterminato, l’uomo aveva ricevuto la notifica di licenziamento al termine del periodo di prova, con la motivazione ufficiale di “inadeguatezza delle competenze professionali in relazione alla performance lavorativa“.
Il giudice ha considerato determinanti le prove emerse in aula, in particolare l’abitudine consolidata di dedicarsi alla “Settimana Enigmistica” durante le ore di servizio.
Un simile atteggiamento è stato interpretato non come una semplice mancanza, ma come una chiara e reiterata inadempienza ai propri doveri, sufficiente a giustificare la risoluzione del rapporto di lavoro.
Il Peso Decisivo delle Testimonianze dei Colleghi
Le deposizioni del personale scolastico sono state un elemento essenziale nel corso del procedimento giudiziario. I colleghi hanno confermato in modo concorde che il collaboratore era solito immergersi nella lettura e nella compilazione di enigmistica, rifiutandosi di svolgere le mansioni richieste persino di fronte a solleciti diretti.
Sono stati descritti episodi specifici, come il diniego a partecipare alle pulizie pomeridiane o a fornire aiuto per lo spostamento di materiali nel cortile.
L’uomo, secondo i racconti, adduceva scuse come mal di schiena o altri malesseri per sottrarsi ai compiti, lasciando che il carico di lavoro gravasse interamente sugli altri.
Tali testimonianze hanno delineato un profilo di sistematica negligenza e totale assenza di spirito collaborativo.
Violazione dei Doveri Contrattuali del Personale ATA
La condotta del dipendente costituisce una palese violazione degli obblighi sanciti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del comparto Istruzione e Ricerca.
Doveri come la diligenza, l’obbedienza e la cooperazione sono fondamentali per assicurare l’efficienza e la funzionalità di un istituto scolastico. Trascorrere il tempo in attività personali e ignorare le direttive rappresenta un’inadempienza grave.
Il quadro che emerge è quello che ha poi portato al provvedimento nei confronti del Collaboratore scolastico licenziato a Prato, la cui condotta è stata giudicata in palese contrasto con gli obblighi contrattuali.
Atteggiamenti Anomali e l’Impatto sul Clima Scolastico
Oltre alla negligenza professionale, sono emersi dettagli su comportamenti che creavano un palese disagio nell’ambiente di lavoro. I testimoni hanno riferito di una spiccata insofferenza del Collaboratore verso i rumori tipici della vita scolastica, in particolare il suono della campanella e il vociare degli studenti.
Questa sua irritabilità si traduceva in reazioni sproporzionate che contribuivano a creare un clima di tensione tra il personale.
La somma di tali fattori, dalla pigrizia alla scarsa adattabilità, ha convinto il Tribunale ad accogliere pienamente le tesi della scuola, a conferma di come l’incompatibilità ambientale sia un fattore determinante in un caso come quello del Collaboratore scolastico licenziato a Prato.