Il sogno di molti docenti è quello di migliorare la propria posizione rimanendo sempre all’interno dell’ambito della scuola. Perciò, quello che si chiedono è come fare a diventare preside, o per meglio dire, dirigente scolastico.
Infatti, per essere del tutto corretti, la figura del preside non esiste più da circa 20 anni.
Dal 1998 è stata sostituita con quella del Dirigente Scolastico. Dal decreto legislativo 59 del 6 marzo 1998 e a seguito dell’art. 21, comma 16, della legge 59 del 15 marzo 1997 è il dirigente scolastico che sta al vertice della scuola e si occupa di amministrare in ogni suo aspetto.
Il Dirigente Scolastico è il risultato di una sorta di fusione fra la figura del preside e quella del direttore didattico.
Tuttavia, anche se tale figura è stata sostituita, nel linguaggio colloquiale viene comunque utilizzata (erroneamente) la parola preside per fare riferimento al dirigente scolastico.
Tale riforma è andata ad aggiungere maggiori responsabilità a tale figura.
Perciò, cambiando la figura in sé, è cambiato anche il percorso da fare per poter diventare preside.
Vediamo, quindi, l’iter da seguire per diventare dirigente scolastico.
SOMMARIO
ToggleDifferenze fra Preside e dirigente scolastico
Il dirigente scolastico è titolare di qualifica dirigenziale ed è responsabile di tutta l’organizzazione scolastica e la sua responsabilità viene estesa anche alla qualità didattica dell’istruzione.
La responsabilità principale del dirigente scolastico è quella di tenere insieme il Codice civile e la produzione normativa. Per produzione normativa si include quella di rango secondario, che comprende note e circolari che nel corso degli anni sono andate ad intensificarsi.
La figura di dirigente scolastico si trova a metà strada fra un impiegato ed un manager. Lo stesso si occupa, infatti, di verificare che le norme vengano correttamente applicate, assumendosene anche tutte le responsabilità.
In buona sostanza, il Dirigente scolastico non si limita più soltanto al corretto funzionamento dell’istituzione scolastica in questione, come accadeva in passato con il preside e con il direttore didattico.
Come diventare preside, iter da seguire
Per poter ambire alla figura posta al vertice dell’istituzione scolastica, occorre superare un corso-concorso selettivo bandito dal MIM (ex MIUR.
Si tratta di un concorso che prevede:
- un’eventuale prova preselettiva da attuare nell’eventualità il numero dei candidati superi di 3 volte il numero dei posti disponibili a livello nazionale,
- una prova scritta,
- una prova orale.
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Come diventare preside, prove specifiche da affrontare
Per essere più precisi bisogna affrontare:
- una probabile prova preselettiva che include 100 domande a risposta multipla basate sulle materie oggetto della prova scritta, alle quali rispondere attraverso appositi strumenti informatici;
- Una prova scritta di 5 domande a risposta aperta.
Le materie oggetto della prova scritta sono otto: normativa su istruzione ed educazione scolastica, modalità di conduzione delle organizzazioni complesse (con particolare riferimento alle istituzioni scolastiche), organizzazione degli ambienti di apprendimento (con particolare attenzione all’ innovazione digitale e della didattica); organizzazione del lavoro e gestione del personale scolastico, valutazione e autovalutazione del personale, degli apprendimenti, dei sistemi e dei processi scolastici, diritto civile e amministrativo (con specifica attenzione alle obbligazioni giuridiche e responsabilità del Dirigente), contabilità di Stato (programmazione e gestione finanziaria di istituzioni scolastiche e aziende speciali), sistemi educativi dei Paesi dell’Unione Europea. Saranno presenti, inoltre, 5 quesiti su una lingua straniera a scelta del candidato tra inglese, spagnolo, francese e tedesco;
- un colloquio di verifica della prova scritta: successivamente verranno accertate le conoscenze informatiche del candidato e, infine, una verifica della conoscenza della lingua straniera con lettura e traduzione;
- corso di formazione dirigenziale e tirocinio al termine del quale è previsto un colloquio finale.
Come diventare preside, requisiti per partecipare al concorso
A tale corso-concorso potranno partecipare coloro i quali fanno già parte del personale docente ed educativo delle istituzioni scolastiche ed educative statali che sono:
- assunti con contratto a tempo indeterminato;
- confermati in ruolo secondo quanto previsto dalla normativa vigente;
- che sono in possesso dei titoli richiesti, che sono: diploma di laurea magistrale, specialistica oppure di laurea conseguita in base al previgente ordinamento, ovvero di diploma accademico di secondo livello rilasciato dalle istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica ovvero di diploma accademico di vecchio ordinamento congiunto con diploma di istituto secondario superiore
- che abbiano effettivamente reso, nelle istituzioni scolastiche ed educative del Sistema Nazionale di Istruzione, un servizio di almeno cinque anni.
Riconoscimento degli anni di servizio
Per il riconoscimento dei cinque anni di anzianità sono considerati validi:
- i servizi effettivamente prestati anche se maturati prima dell’immissione in ruolo, ovviamente al momento della partecipazione al concorso, il candidato dovrà aver già ricevuto la conferma in ruolo;
- i servizio validi a tutti gli effetti come servizio di preruolo nelle scuole paritarie che abbiano avuto riconoscimento con la legge 62 del 10 marzo 2000;
- il servizio di insegnamento si intende prestato per un anno intero se ha avuto la durata di almeno 180 giorni o se sia stato prestato a partire dal 1° febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale, senza pause.
Compiti base dei dirigenti scolastici
I dirigenti scolastici sono collocati in ruoli di dimensione regionale.
Assicurano la gestione unitaria delle istituzioni scolastiche e rappresentano legalmente l’istituzione scolastica che dirigono.
Inoltre, sono sempre i dirigenti scolastici ad occuparsi della gestione delle risorse finanziarie, strumentali e umane e dei risultati del servizio. Hanno autonomia di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane.
Si occupano di organizzare l’attività scolastica seguendo criteri di efficienza ed efficacia formative e sono sempre loro a gestire le relazioni sindacali. Gestiscono le risorse e il personale.
Inoltre, sempre di competenza dei dirigenti sono:
- la qualità della formazione,
- la collaborazione culturale, professionale, sociale ed economica del territorio,
- l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica,
- l’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e il diritto all’apprendimento degli alunni.
Stipendio del dirigente scolastico
Un dirigente scolastico ha uno stipendio tabellare di circa 45mila euro annui distribuiti tra 13 mensilità.
A ciò si aggiunge il RIA, un assegno ad personam destinato a Dirigenti ex Presidi di ruolo ed ex Presidi incaricati.
Inoltre, è previsto un trattamento economico accessorio soggetto a variabilità in base alla complessità della struttura in particolare alla sua gestione, e tale trattamento accessorio è finanziato dal Fondo Unico Nazionale.
Il Dirigente Scolastico è la figura apicale dell’istituzione scolastica, con la responsabilità di gestirla in ogni suo aspetto, dalla didattica all’amministrazione. Sostituisce la figura del Preside, abolita nel 1998. Il Dirigente Scolastico è un manager che deve assicurare la qualità dell’istruzione, la corretta applicazione delle norme e la gestione efficiente delle risorse.
Per diventare Dirigente Scolastico è necessario superare un concorso selettivo bandito dal Ministero dell’Istruzione. Il concorso prevede una prova preselettiva (eventuale), una prova scritta, una prova orale e un corso di formazione con tirocinio finale.
Per partecipare al concorso è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
-Essere assunti a tempo indeterminato e confermati in ruolo come docente o personale educativo nelle istituzioni scolastiche statali.
-Possedere un diploma di laurea magistrale, specialistica o vecchio ordinamento, oppure un diploma accademico di secondo livello.
-Aver prestato almeno 5 anni di servizio nelle istituzioni scolastiche ed educative del Sistema Nazionale di Istruzione.
– Prova preselettiva (eventuale): 100 domande a risposta multipla su materie oggetto della prova scritta.
– Prova scritta: 5 quesiti a risposta aperta su diverse materie, tra cui: normativa scolastica, organizzazione scolastica, didattica, diritto civile e amministrativo, contabilità di Stato, sistemi educativi europei, lingua straniera.
– Prova orale: Colloquio per verificare le conoscenze acquisite nella prova scritta, competenze informatiche e conoscenza della lingua straniera.Corso di formazione e tirocinio: Al termine del corso è previsto un colloquio finale.
Oltre alle conoscenze specifiche delle materie oggetto del concorso, un Dirigente Scolastico deve possedere:
-Capacità di leadership e di gestione del personale;
-Abilità organizzative e di problem solving;
-Competenze comunicative e relazionali;
-Capacità di innovazione e di gestione del cambiamento;
-Motivazione e passione per l’istruzione;.
Lo stipendio tabellare di un Dirigente Scolastico è di circa 45mila euro annui, a cui si aggiungono indennità e altri emolumenti variabili in base alla complessità della scuola.