L’onorevole Manzi, esponente del Partito Democratico con delega alle politiche scolastiche, ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al MIM di intervenire sulla valutazione dei titoli del Concorso riservato ai dirigenti scolastici, regolamentato dal decreto ministeriale dell’8 giugno 2023, n. 107.
La richiesta vuole riequilibrare il sistema di attribuzione del punteggio, rendendolo coerente con quello del concorso ordinario del 2017, assicurando che il peso dei titoli non eccedesse il limite di un terzo del punteggio complessivo.
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SOMMARIO
TogglePubblicazione della graduatoria
Il Ministero ha risposto all’Interrogazione, chiarendo che ad agosto sono stati pubblicati in forma provvisoria i punteggi attribuiti ai titoli accademici, di servizio e professionali dei candidati ammessi alla formazione intensiva.
Nei giorni successivi è stato consentito ai candidati di presentare ricorsi per la rettifica di eventuali errori, al fine di consolidare rapidamente la valutazione e procedere alla pubblicazione della graduatoria definitiva.
Conclusa questa fase, il 9 agosto, con il decreto ministeriale n. 2187, è stata ufficializzata la graduatoria nazionale del concorso riservato.
Valutazione dei titoli
Il Ministero ha precisato che le modalità di valutazione per l’idoneità a Dirigente Scolastico si sono attenute a quanto disposto dall’articolo 5, comma 11-sexies, del decreto-legge n. 198 del 2022, che prevede l’ammissione al corso di formazione per i candidati con un punteggio minimo di 6/10.
Secondo il decreto ministeriale n. 107 del 2023, per superare la prova finale era necessario ottenere almeno 60 punti su 100. Inoltre, il punteggio dell’esame di accesso è stato convertito su base decimale, mantenendo eventuali frazioni.
L’articolo 11 dello stesso decreto ha richiamato le disposizioni del DPR n. 487 del 1994, che stabilisce che il punteggio attribuito ai titoli non possa superare i 10 punti su 30.
Pertanto, il Ministero ha applicato una conversione decimale, assegnando un massimo di 10 punti alla prova e fino a 3 punti ai titoli, rispettando la normativa vigente.
Il processo selettivo è legittimo
Nel corso dell’Interrogazione, il Ministero ha fatto propria una sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, pronunciata l’8 ottobre 2024, che ha riconosciuto la validità delle modalità di valutazione adottate.
Secondo il TAR, il processo di attribuzione dei punteggi è stato condotto in conformità con le disposizioni legislative, confermando la correttezza delle operazioni ministeriali.
Nel dettaglio, il TAR ha ribadito la piena legittimità del metodo adottato per la valutazione dei titoli e ha approvato l’intenzione dell’amministrazione di ridurre la necessità di dirigenti scolastici in reggenza, evitando ulteriori complicazioni gestionali nelle scuole.
Dunque, successivamente alla pubblicazione delle motivazioni delle sentenze a favore del Ministero, il 18 ottobre 2024 sono state inviate agli Uffici Scolastici Regionali le indicazioni operative per la nomina in ruolo dei candidati vincitori.
Il Ministero ha ribadito che l’intero iter concorsuale si è svolto nel rispetto delle regole stabilite e in linea con gli obiettivi auspicati, garantendo un sistema di selezione equo e trasparente per i nuovi dirigenti scolastici.