Decreto scuola 2024, tutte le novità per l’anno scolastico 2024-2025

scorcio di una biblioteca scolastica

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e dei Ministri Andrea Abodi (Sport e Giovani), Giuseppe Valditara (Istruzione e Merito), Anna Maria Bernini (Università e Ricerca) e Alessandra Locatelli (Disabilità), ha approvato il Decreto scuola 2024 relativo a disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità e per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025. 

Lo schema del decreto legge – approvato il 24 maggio scorso e tuttora in attesa di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale – si declina in 14 articoli che riguardano l’integrazione degli alunni stranieri, il sostegno agli alunni con disabilità nonché la valutazione e la mobilità dei dirigenti scolastici.

Disposizioni per favorire l’integrazione degli studenti stranieri

Le misure del Decreto scuola 2024 tese a favorire l’integrazione degli studenti stranieri sono rivolte a coloro che non possiedono un adeguato livello di conoscenza della lingua italiana

Per questi ultimi, infatti, è prevista la possibilità per le scuole di accedere a specifici progetti PON (Programma Operativo Nazionale) già per il prossimo anno scolastico (2024-2025) e di avviare un percorso per l’introduzione di un docente con una formazione ad hoc per le classi con un numero di studenti stranieri neoarrivati in Italia e con deficit nella lingua pari o superiore al 20%. 

Misure per il rafforzamento del sostegno didattico agli alunni con disabilità

Il Decreto scuola 2024 prevede importanti misure anche per quanto riguarda il rafforzamento del sostegno didattico agli alunni con disabilità:

  • nuovi percorsi di specializzazione per i docenti “precari” di sostegno: per far fronte alla cronica carenza di docenti specializzati sul sostegno, è stata introdotta un’offerta formativa di specializzazione sul sostegno erogata da INDIRE – in aggiunta a quella delle università – rivolta ai circa 85mila docenti “precari” che da anni già svolgono questo ruolo pur non avendo conseguito la necessaria specializzazione; 
  • risoluzione del contenzioso sui titoli esteri: il decreto legge interviene, inoltre, nella problematica legata ai contenziosi per il mancato riconoscimento dei titoli di specializzazione sul sostegno conseguiti all’estero. Al fine di favorire una risoluzione della questione che accontenti tutti, a circa 11mila aspiranti docenti di sostegno verrà consentito l’accesso a percorsi di specializzazione “ad hoc” erogati da INDIRE; 
  • continuità didattica agli alunni con disabilità: al fine di garantire la continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostegno, è stata, infine, introdotta la possibilità, su richiesta della famiglia dell’alunno con disabilità, di ottenere la conferma del docente in servizio nel precedente anno scolastico, seppur solo dopo la valutazione del dirigente scolastico e nell’interesse del discente.

Valutazione e mobilità dei dirigenti scolastici

Il Decreto scuola 2024, approvato poche settimane fa dal Consiglio dei Ministri, ha introdotto anche un nuovo modello di valutazione per i dirigenti scolastici in grado di misurare la loro attività sulla base di parametri di merito.

I dettagli dello stesso saranno contenuti in un decreto del Ministro, da adottarsi con il coinvolgimento dei sindacati. 

Il provvedimento contiene, infine, una norma transitoria per regolare la mobilità dei dirigenti scolastici valida solo per l’anno scolastico 2024-2025 che prevede di innalzare al massimo (100%) la percentuale di posti disponibili a beneficio della mobilità dei dirigenti attualmente nei ruoli.

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