La possibilità che un docente di sostegno sostituisca il collega curricolare assente è spesso oggetto di dubbi e dibattiti. La questione tocca da vicino sia l’organizzazione scolastica che i diritti degli studenti con disabilità: scopriamo cosa dice la normativa a riguardo.
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SOMMARIO
ToggleRuolo del docente di sostegno nella gestione della classe
Un aspetto chiave nella gestione delle sostituzioni è il ruolo del docente di sostegno all’interno della classe. Secondo la Legge 104/1992, il docente di sostegno è a tutti gli effetti contitolare della classe a cui è assegnato.
Ciò significa che partecipa attivamente alla programmazione didattica, alle attività educative e alla valutazione complessiva degli studenti.
Tuttavia, il suo principale compito è quello di garantire l’inclusione dell’alunno con disabilità, agendo in base agli obiettivi definiti nel Piano Educativo Individualizzato (PEI).
Il suddetto ruolo specifico limita l’impiego del docente di sostegno in attività non strettamente legate al progetto d’inclusione, come ad esempio la sostituzione di docenti curricolari assenti.
Le eccezioni alla regola: quando è possibile la sostituzione?
In generale, l’impiego del docente di sostegno per supplenze è considerato improprio. Tuttavia, esistono alcune circostanze eccezionali che ne giustificano l’uso temporaneo.
La Nota Ministeriale n. 9839 del 2010 stabilisce che ciò può avvenire solo in assenza di alternative praticabili. Vediamo i principali casi:
- Assenza dell’alunno con disabilità: se l’alunno con disabilità non è presente, il docente di sostegno potrebbe essere assegnato temporaneamente alla sostituzione senza che questo comprometta il diritto all’inclusione.
- Mancanza di altre risorse: qualora non sia possibile ricorrere a docenti con ore a disposizione, personale in esubero o attribuire ore eccedenti per indisponibilità, la sostituzione può essere considerata legittima.
- Autonomia dell’alunno: in situazioni in cui l’alunno con disabilità ha un buon grado di autonomia e non necessita di un supporto costante, il docente di sostegno può essere temporaneamente impiegato in supplenza.
Ogni decisione in tal senso deve essere presa con la massima attenzione, rispettando sempre i diritti degli studenti.
Considerazioni specifiche: presenza dell’alunno e orario scolastico
Se l’alunno con disabilità è presente in classe, il docente di sostegno deve prioritariamente occuparsi delle sue esigenze. La normativa non consente di sottrarlo al suo ruolo principale se questo comporta una riduzione dell’efficacia del progetto inclusivo.
Diversamente, se l’alunno è assente o è in grado di operare con un certo grado di indipendenza, la sostituzione può essere considerata una soluzione temporanea, purché giustificata da una situazione di emergenza e nel rispetto delle normative vigenti.
Dunque, la sostituzione del docente curricolare con un docente di sostegno è una pratica che, in linea di principio, dovrebbe essere evitata. Tuttavia, in casi eccezionali, come l’impossibilità di trovare altre risorse o l’assenza dell’alunno con disabilità, può essere giustificata.
Ogni decisione deve essere valutata attentamente, garantendo che l’inclusione e i diritti dello studente con disabilità rimangano sempre al centro dell’attenzione.
Il rispetto di queste indicazioni è fondamentale per bilanciare le esigenze organizzative della scuola con i principi di equità e inclusione, valori cardine del sistema educativo.