Pittoni (Lega), Doppio Canale Reclutamento 2026: la Riforma per le Assunzioni Docenti  

Giuseppe Montone

21 Agosto 2025

Mario Pittoni

Pittoni (Lega), Doppio Canale Reclutamento 2026: la Riforma per le Assunzioni Docenti  

Quiz GPS

Una svolta significativa si profila per le assunzioni nella scuola italiana, con l’avvio del doppio canale reclutamento 2026. Tale riforma, sostenuta dal responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni, già presidente della commissione Cultura al Senato, e approvata in sede europea, introduce un sistema diversificato per superare le lungaggini dei concorsi tradizionali. L’obiettivo è accelerare la copertura delle cattedre a tempo indeterminato, in modo da valorizzare al contempo il merito e l’esperienza dei candidati idonei e migliorare la qualità dell’insegnamento.

Guarda il video

Come Funzionerà il Doppio Canale Reclutamento 2026

Il nuovo impianto normativo si basa su un approccio bifocale, pensato per rendere più efficienti i processi di immissione in ruolo

Il cuore del doppio canale reclutamento 2026 consiste nel ripristino delle Graduatorie di Merito all’interno delle procedure concorsuali e, parallelamente, nell’istituzione di appositi elenchi regionali per i candidati risultati idonei. 

Una simile architettura mira a risolvere le storiche criticità dei concorsi ordinari, spesso caratterizzati da tempistiche eccessivamente lunghe che hanno impedito, negli ultimi anni, la copertura di tutte le cattedre autorizzate. 

L’intento è quello di assicurare un flusso di assunzioni più costante e di dare stabilità al corpo docente, un elemento fondamentale per garantire la continuità e l’efficacia dell’azione didattica in tutte le scuole del territorio nazionale.

La Valorizzazione degli Idonei nel Nuovo Sistema

Un aspetto determinante della riforma è la rinnovata attenzione verso quei candidati che, pur avendo superato le prove concorsuali con esito positivo, non si sono collocati in posizione utile per la vittoria del concorso. 

Gli elenchi regionali, infatti, saranno alimentati dagli idonei delle procedure selettive bandite a partire dal 2020. 

Tale meccanismo si ispira a un modello già in parte utilizzato per il reclutamento degli insegnanti di sostegno, un settore dove l’esperienza pregressa e la comprovata competenza assumono un rilievo particolare. 

La finalità è quella di non disperdere il capitale umano di docenti già valutati positivamente, ma di offrire loro un percorso alternativo e strutturato per l’accesso al ruolo. In tal modo, il sistema si dota di uno strumento in più per riconoscere il merito in maniera pragmatica.

Doppio Canale Reclutamento 2026: corridoio di una scuola

Un’Attuazione Graduale: le Fasi Previste dalla Riforma

L’implementazione del nuovo modello seguirà un percorso graduale e articolato in due momenti distinti

In una fase iniziale, il sistema si concentrerà sulla gestione e distribuzione dei posti già disponibili, per cui il numero di assunzioni non potrà essere immediatamente elevato. 

La piena operatività del doppio canale reclutamento 2026 è attesa in un secondo momento, ovvero al termine dei concorsi previsti dal PNRR. 

L’ambizione, espressa da Pittoni, è quella di ricreare le condizioni favorevoli del 2023, anno in cui l’indisponibilità dei vincitori del primo concorso PNRR permise l’assunzione di oltre 22.000 idonei della precedente tornata concorsuale. 

Una simile prospettiva, qualora si concretizzasse, potrebbe sbloccare un numero considerevole di cattedre, con un impatto essenziale sulla riduzione del precariato.

Nessun Privilegio per gli Idonei: Chiarimenti sulle Percentuali

In risposta a possibili fraintendimenti e strumentalizzazioni, Mario Pittoni ha tenuto a precisare alcuni aspetti normativi

Non vi sarà alcuna categoria di idonei privilegiata rispetto ad altre. 

La quota del 30%, prevista dalla normativa per i candidati idonei delle selezioni PNRR, rappresenta una riserva di posti all’interno del bando di concorso, e non un tetto massimo per le future assunzioni dagli elenchi regionali. 

La proposta di assegnare il 100% dei posti agli idonei PNRR viene definita irrealistica, poiché escluderebbe ingiustamente le altre categorie di docenti meritevoli, generando prevedibili contenziosi. 

La logica del sistema si fonda, al contrario, su un principio di equità e pari dignità tra tutti i candidati che hanno dimostrato la propria preparazione. Un chiarimento, questo, che appare imprescindibile per garantire la massima trasparenza del nuovo doppio canale reclutamento 2026.

Doppio Canale Reclutamento 2026: edificio scolastico

Doppio Canale Reclutamento 2026: Comunicato stampa

Scuola, Pittoni (Lega): “Così diversificheremo il reclutamento dei docenti”

“Per i docenti il ripristino delle graduatorie di merito nei concorsi e gli elenchi regionali degli idonei previsti dal 2026, operazioni varate col recente decreto Scuola grazie al via libera della Commissione europea, costituiscono – come ho già avuto occasione di segnalare – il primo passo verso un sistema diversificato di reclutamento (il cosiddetto “doppio canale”) con l’obiettivo di concretizzare il maggior numero possibile dei posti a tempo indeterminato autorizzati dagli organi finanziari, così da favorire la qualità dell’insegnamento. 

Negli ultimi anni sono state coperte solo una parte delle cattedre disponibili. Troppo lenti e farraginosi i meccanismi concorsuali per titoli ed esami. 

Da qui l’idea di investire sulle graduatorie di chi si è messo in gioco con buoni risultati ma senza rientrare tra i vincitori di concorso o ha acquisito particolare esperienza. 

Nel tempo, quindi, non più solo il tradizionale concorso, bensì attenzione anche a merito e competenza come peraltro già avviene, anche se non ancora in forma strutturale, nell’assunzione degli insegnanti per le attività di sostegno. Negli elenchi regionali entreranno gli idonei dei concorsi dal 2020 in poi. 

Ma quello che conta è che si va ad attivare un meccanismo che in prima battuta non potrà garantire un elevato numero di assunzioni intervenendo solo nella distribuzione dei posti al momento disponibili; mentre in seconda battuta, superati i concorsi PNRR, contiamo si riproducano le condizioni del 2023 quando, non disponendo ancora dei vincitori del PNRR1, furono assunti oltre 22mila idonei dell’ordinario 2020. 


E sia chiaro che non esistono “percentuali” di idonei privilegiati. Se sei idoneo, sei idoneo. Punto. Qualcuno fa propaganda annunciando di voler battersi per il 100%, ma è una presa in giro. Il 30% indicato dalla norma sugli idonei PNRR è riferito ai posti a bando. Assegnare il 100% dei posti a bando agli idonei PNRR vorrebbe dire escludere tutte le altre categorie, con la reazione che si può immaginare.”