Nella scuola oggi è importante soffermarsi su una questione: l’insegnante di sostegno, che cosa fa? La prima cosa da dire è il fatto che tale professionista rappresenti uno degli elementi cardini della didattica inclusiva.
Infatti, è impegnato a fornire un’assistenza mirata agli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES). Inoltre, questi educatori si dedicano a creare un ambiente inclusivo.
In tal modo, tutti gli alunni coinvolti hanno l’opportunità di apprendere e crescere. Attraverso una valutazione accurata delle capacità e delle esigenze, tale docente sviluppa strategie didattiche e materiali adattati al contesto.
Comprendere tali tematiche è ancora più importante visto gli ultimi avvenimenti. Infatti, è uscito il bando TFA Sostegno 2023.
L’insegnante di sostegno che cosa fa?
Dopo quanto detto, è rilevante analizzare la figura dell’insegnante di sostegno e che cosa faccia all’interno della scuola. Egli fornisce un supporto individuale agli studenti durante le lezioni.
Questo può comportare l’assistenza nella comprensione delle istruzioni e la guida nel perfezionamento dei compiti. Inoltre, può prevedere anche il sussidio nell’organizzazione e nella gestione del tempo.
Il docente di sostegno può anche lavorare a stretto contatto con gli studenti per sviluppare competenze sociali e comportamentali. Ciò può portare all’uso di strategie per affrontare situazioni di conflitto o di ansia.
Un altro aspetto cruciale del lavoro dell’insegnante di sostegno riguarda la collaborazione con gli altri professionisti. Infatti, serve un lavoro di squadra per riuscire a concretizzare gli obiettivi scolastici degli alunni con BES.
Il tutto porta all’elaborazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI). Si tratta di un documento volto a stabilire gli obiettivi scolastici da raggiungere.
Il soggetto preso in esame è lo studente con una o più forme di disabilità. La redazione del PEI, dunque, deve essere effettuata obbligatoriamente a inizio anno scolastico. Contiene, oltre a ciò, anche le strategie e le metodologie da adoperare volta per volta.
Per questa ragione, i professori di ogni disciplina devono indicare i traguardi minimi che l’alunno certificato deve raggiungere. Il tutto ha come scopo finale quello di ottenere il titolo di studio per cui ci si è iscritti a un determinato istituto.
Come diventare insegnante di sostegno?
Dopo aver risposto alla domanda relativa all’insegnante di sostegno e che cosa faccia, bisogna comprendere come si possa diventarlo. Infatti, c’è una strada precisa da percorrere e stabilita dal Ministero dell’Istruzione.
Si tratta del Tirocinio Formativo Attivo. Il TFA Sostegno è un periodo formativo della durata di 8 mesi volto ad abilitare in tale settore. Però, non tutti sono in grado di affrontare questo compito, tuttavia.
La prima cosa da fare è verificare di soddisfare i requisiti necessari. Possedere tali requisiti nel proprio curriculum vitae permette di superare le prove preselettive. Una volta superate con successo, i candidati troveranno l’accesso al percorso formativo effettivo.
Alla fine dell’anno scolastico, è doveroso oltrepassare un test finale. Una volta completata con successo, si ottiene l’abilitazione al sostegno indispensabile per svolgere costantemente tale mansione.
SCARICA I SEGUENTI DOCUMENTI:
IL DECRETO MINISTERIALE DI ATTIVAZIONE DEL TFA SOSTEGNO 2023 VIII CICLO
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