Insegnanti di religione cattolica: al via le immissioni in ruolo dal 1° settembre 2025

Rosalia Cimino

23 Giugno 2025

Insegnanti di religione cattolica

Insegnanti di religione cattolica: al via le immissioni in ruolo dal 1° settembre 2025

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Dopo un lungo periodo di attesa, il processo straordinario di assunzione degli insegnanti di religione cattolica entra finalmente nella sua fase operativa

Con la pubblicazione delle graduatorie regionali, prende forma l’immissione in ruolo dei vincitori del concorso, che da settembre 2025 firmeranno il contratto a tempo indeterminato. Un passaggio cruciale per una categoria che da anni attende una stabilizzazione.

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Le fasi del processo di assunzione: come funziona l’immissione in ruolo

La procedura per l’immissione in ruolo degli insegnanti di religione cattolica è regolata da una normativa specifica che definisce chiaramente il percorso da seguire. 

Dopo l’approvazione delle graduatorie da parte degli Uffici Scolastici Regionali, gli elenchi dei vincitori vengono trasmessi agli Ordinari diocesani competenti per territorio.

L’Ordinario propone le nomine al dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, il quale, d’intesa con l’autorità ecclesiastica, procede alla stipula del contratto a tempo indeterminato. 

I docenti assunti dovranno quindi affrontare un anno di formazione e prova in servizio, come previsto per tutte le nuove immissioni in ruolo nella scuola statale.

Si tratta di un modello unico nel panorama scolastico italiano, che richiede il coordinamento tra istituzioni statali e autorità religiose per garantire il rispetto delle specificità della disciplina.

Sedi, titolarità e mobilità: cosa cambia per i docenti IRC

Gli insegnanti di religione cattolica assunti a tempo indeterminato entrano a far parte di un organico regionale organizzato su base diocesana. Questo significa che la titolarità non è legata a una singola scuola, ma alla diocesi di riferimento. 

L’idoneità, infatti, ha validità solo all’interno della diocesi che l’ha rilasciata, condizionando quindi anche la possibilità di mobilità.

La scelta della sede di servizio non è attribuita ai docenti vincitori. L’Ordinario diocesano mantiene la facoltà di assegnare la sede in piena autonomia, anche se diversa da quella attualmente occupata dall’insegnante. 

La graduatoria regionale, in questo contesto, serve unicamente a definire l’ordine di assunzione, senza vincolare l’autorità ecclesiastica sull’assegnazione effettiva delle sedi.

Questa tipologia di sistema comporta un’evidente distinzione rispetto ad altre classi di concorso, accentuando la particolarità del reclutamento degli insegnanti IRC nel quadro del sistema scolastico nazionale.