Sempre più studenti ci scrivono con dubbi sul proprio percorso universitario, specialmente quando il sogno è quello di insegnare. Oggi pubblichiamo la lettera di Antonio, che ha appena concluso la maturità e si interroga su come arrivare alla classe di concorso A-19 (Filosofia e Storia), per insegnare Storia e Filosofia.
Antonio, appena diplomato, sogna di insegnare Storia e Filosofia (classe di concorso A-19), ma non trova nella sua città i corsi di laurea “classici” come Filosofia (L-5) o Storia (L-42). Sta valutando Scienze Politiche (L-36) e poi una magistrale LM-84 in Storia, ma teme che non sia sufficiente a coprire i crediti di filosofia richiesti.
Chiede quindi: è possibile integrare gli esami mancanti fuori dal proprio percorso di laurea? Come funziona e quando si possono sostenere?
La lettera del lettore
Sono uno studente che si è appena diplomato, sto pensando al mio futuro e alla mia carriera universitaria.
Vorrei un giorno insegnare Storia e Filosofia, quindi accedere alla classe di concorso A-19, tuttavia nella mia città non esiste un corso di laurea in Scienze Storiche L-42 o un corso di laurea in Filosofia L-5, e non posso permettermi di fare sia la triennale che la magistrale da fuorisede.
Vorrei iscrivermi a Scienze Politiche per poi iscrivermi ad una magistrale LM-84 (Storia). Tuttavia ho letto su internet che per accedere alla classe di concorso A-19 con la laurea LM-84 devo aver sostenuto degli esami di filosofia che non sono previsti né nella triennale di Scienze Politiche L-36 né nella magistrale di Storia LM-84.
Si possono fare esami fuori dal percorso della propria laurea? Se sì, come devo richiederli? Quando posso dare questi esami (durante la triennale, durante la magistrale o post lauream)?
Le regole sono le stesse per tutte le università o devo assicurarmi che la mia mi faccia fare questi esami aggiuntivi?
La risposta della redazione
La domanda di Antonio è molto importante e riguarda tanti studenti che aspirano a insegnare Storia e Filosofia. La classe di concorso A-19 richiede, infatti, non solo una laurea magistrale idonea, ma anche il possesso di un certo numero di CFU in settori specifici di Storia e Filosofia.
Per accedere alla classe di concorso A-19 (Filosofia e Storia) servono requisiti precisi, fissati dal D.M. 259/2017 (e successive tabelle ministeriali).
Questi requisiti non dipendono solo dal “titolo di laurea”, ma anche dai CFU (crediti formativi universitari) conseguiti in determinati settori scientifico-disciplinari (SSD).
In particolare, per la A-19 occorrono:
- una laurea magistrale idonea (tra cui LM-84 – Storia, oppure LM-78 – Scienze filosofiche, LM-5 – Filosofia, ecc.);
- un certo numero di CFU in Storia e un certo numero di CFU in Filosofia (SSD: M-FIL/01, M-FIL/02, … fino a M-FIL/08).
Insegnare Storia e Filosofia: requisiti di accesso
Per accedere alla classe di concorso A-19 e poter insegnare Storia e Filosofia – così come riportato nell’Allegato A del D.M. 259/2017 – sono necessari i seguenti requisiti di accesso:
Titoli di accessoDM 39/1998 (Vecchioordinamento) | Titoli di accessoDM 22/2005 (laureespecialistiche e integrazionevecchio ordinamento) | Titoli di accessoLauree magistrali DM 270/2004Diplomi accademici di II livello |
Laurea in Filosofia; Laurea in Scienze dell’educazione; Laurea in Storia; Lauree in: Materie letterarie; Psicologia; Lauree in: Filosofia; Lettere; Pedagogia; Storia; Lauree in: Filosofia; Lettere; Pedagogia; Scienze dell’educazione. | LS-1 Antropologia culturaleed etnologia (9); LS-17 Filosofia e storia dellascienza (8); LS-18 Filosofia teoretica,morale, politica ed estetica(8); LS-56 Programmazione egestione dei servizi educativi e formativi (9); LS-65 Scienzedell’educazione degli adulti e della formazione continua (9); LS-72 Scienze dellereligioni (9); LS-87 Scienze pedagogiche (9); LS-93 Storia antica (10); LS-94 Storia contemporanea (10); LS-96 Storia della filosofia (8); LS-97 Storia medioevale (10); LS-98 Storia moderna (10). | LM-1 Antropologia culturale ed etnologia (9); LM-50 Programmazione egestione dei servizi educativi (9); LM-57 Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua (9); LM-64 Scienza delle religioni (9); LM-78 Scienze filosofiche (8); LM-84 Scienze storiche (10); LM-85 Scienze pedagogiche (9). |
Nelle note dello stesso decreto vengono, quindi, chiariti anche i crediti necessari a seconda della tipologia di laurea conseguita:
- (8): almeno 36 crediti nei settori scientifico disciplinari M-STO e L-ANT, di cui 12 M- STO /01, 12 M-STO/02 o 04, 12 L-ANT/02 o 03;
- (9): almeno 60 crediti nei settori scientifico disciplinari M-FIL, M-STO e L-ANT, di cui 12 M-STO/01, 12 M-STO/02 o 04, 12 L-ANT/02 o 03, 24 tra M- FIL /01, M – FIL /02 o 03 o 04 o 05, M – FIL/06 (10);
- (10): almeno 36 crediti nel settore scientifico disciplinare M-FIL di cui 12 M-FIL//01, 12 M – FIL /02 o 03 o 04 o 05, 12 M-FIL /06.
Nello specifico:
AMBITO DISCIPLINARE | SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI (SSD) |
Filosofia | M-FIL/01 – Filosofia teoretica M-FIL/02 – Logica e filosofia della scienza M-FIL/03 – Filosofia morale M-FIL/04 – Estetica M-FIL/05 – Filosofia e teoria dei linguaggi M-FIL/06 – Storia della filosofia M-FIL/07 – Storia della filosofia antica M-FIL/08 – Storia della filosofia medievale |
Storia | M-STO/01 – Storia medievale M-STO/02 – Storia moderna M-STO/04 – Storia contemporanea M-STO/08 – Archivistica, bibliografia e biblioteconomia M-STO/09 – Paleografia L-ANT/02 – Storia Greca L-ANT/03 – Storia Romana |
Insegnare Storia e Filosofia con una laurea “indiretta”: la guida per non perdere neanche un credito
Come abbiamo già visto nei paragrafi precedenti, il sogno di salire in cattedra per insegnare Storia e Filosofia (classe di concorso A-19) non è riservato solo a chi si laurea in Filosofia o in Storia.
Anche un percorso come Scienze Politiche seguito da una magistrale in Scienze Storiche (LM-84) può aprire le porte della scuola, ma a una condizione: avere nel proprio curriculum tutti i Crediti Formativi Universitari (CFU) richiesti dal Ministero.
Chi sceglie questo percorso, infatti, avrà quasi certamente una solida base di crediti in storia, ma potrebbe trovarsi scoperto sul versante filosofico. È un ostacolo? No, se si pianifica in anticipo.
Vediamo allora come trasformare questo potenziale problema in una semplice formalità.
Come recuperare i crediti mancanti: due strategie vincenti
Se dal confronto tra il proprio piano di studi e le tabelle ministeriali emerge un “buco” di CFU, si hanno a disposizione due strade principali per colmarlo.
1. La mossa d’anticipo: agire durante gli studi
È la soluzione più efficiente. Molti corsi di laurea prevedono dei “crediti a scelta libera“, che lo studente può usare per sostenere esami di altri dipartimenti.
In questo caso, è possibile inserire direttamente nel proprio percorso triennale o magistrale gli esami di filosofia che servono. In alcuni atenei, tra l’altro, è possibile aggiungere esami “in sovrannumero“, ovvero in più rispetto a quelli richiesti per laurearsi.
- Vantaggio: ottimizzare i tempi e arrivare alla laurea già con tutti i requisiti in tasca.
- Cosa fare: parlare con il coordinatore del proprio corso o con la segreteria didattica per capire se e come inserire questi esami nel proprio piano di studi.
2. La soluzione mirata: i corsi singoli dopo la laurea
Questa è la strada più comune e sicura. Una volta ottenuta la laurea magistrale, è possibile iscriversi presso un qualsiasi ateneo ai “corsi singoli“.
In pratica, si paga una quota per sostenere solo gli esami che mancano, senza doversi immatricolare a un intero nuovo corso. Ottenuta la certificazione, quei crediti si aggiungeranno ufficialmente al proprio curriculum accademico.
- Vantaggio: massima flessibilità e possibilità di scegliere l’università che si preferisce, in modo da concentrarsi solo su ciò che serve.
- Cosa fare: contattare la segreteria studenti dell’ateneo prescelto per informarsi su costi, scadenze e procedure di iscrizione.
Attenzione, però: ogni ateneo ha le sue regole.
È fondamentale, infatti, sottolineare un punto: le procedure non sono uguali ovunque.
I requisiti in CFU per insegnare sono stabiliti a livello nazionale, ma le modalità per integrare gli esami (costi, limiti, scadenze) sono decise in autonomia dalle singole università. Per questo, la segreteria studenti del proprio ateneo è e resterà sempre il punto di riferimento più importante.
Il piano d’azione: una checklist per il futuro docente
Per evitare sorprese e costruire un percorso solido, non basta la buona volontà. Serve una strategia chiara fin dal primo giorno.
- Analizzare l’obiettivo: scaricare dal sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito o dal nostro link la tabella della classe di concorso A-19. È la propria mappa: dice esattamente quali e quanti CFU servono in ogni settore (M-STO per la storia, M-FIL per la filosofia, ecc.).
- Confrontare e individuare le lacune: prendere i piani di studio della triennale che si vuole frequentare e della magistrale che si ha nel mirino. Metterli a confronto con la mappa ministeriale e fare un elenco preciso degli esami che mancheranno.
- Chiedere e pianificare: ancora prima di immatricolarsi, contattare la segreteria dell’università e chiedere quali sono le opzioni per integrare i crediti mancanti. È possibile farlo durante gli studi? O solo dopo con i corsi singoli? Conoscere le regole del gioco in anticipo permetterà di fare la scelta giusta.
In conclusione: il titolo non basta, contano i crediti
Il messaggio è chiaro: il progetto di Antonio di diventare insegnante partendo da Scienze Politiche è assolutamente realizzabile. L’importante è essere consapevoli che, per lo Stato, non conta solo il nome della laurea magistrale, ma il “contenuto” dell’intero percorso universitario.
Pianificando da subito come integrare i CFU di filosofia e storia, sarà possibile trasformare un potenziale ostacolo burocratico in un semplice passaggio strategico verso la cattedra e il sogno di insegnare Storia e Filosofia.