Il progresso tecnologico, trainato dall’adozione sempre più pervasiva dell’Intelligenza Artificiale (IA), sta ridefinendo non solo il mondo del lavoro ma anche le competenze richieste alle nuove generazioni.
Rispondendo a questa esigenza, la deputata di Forza Italia Chiara Tenerini ha depositato alla Camera dei Deputati una proposta di legge che mira a inserire l’insegnamento dell’IA nei curricula delle scuole secondarie italiane, in concomitanza con la presentazione del volume Dal Cyberbullismo all’Intelligenza Artificiale: Diritti e Tutela dei Minori nel Mondo Digitale.
Obiettivi e struttura della proposta di legge
Il fulcro dell’iniziativa legislativa consiste nell’introduzione di un’ora settimanale di Intelligenza Artificiale per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
L’obiettivo è duplice: da un lato favorire lo sviluppo di un pensiero critico nei confronti dei sistemi algoritmici, dall’altro fornire gli strumenti per utilizzare consapevolmente le tecnologie emergenti, evitando di subirne passivamente gli effetti.
Il disegno di legge prevede che le lezioni siano tenute dai docenti delle discipline scientifiche (matematica, fisica, scienze e informatica), con la possibilità di avvalersi della collaborazione di esperti esterni per approfondire aspetti tecnici e applicativi.
Parallelamente, è prevista una formazione dedicata per gli insegnanti, in modo da garantire aggiornamento sui nuovi paradigmi dell’IA e sui relativi risvolti etici e normativi.
Il contesto europeo: alfabetizzazione digitale e modelli internazionali
L’iniziativa italiana si inserisce in un più ampio quadro europeo che già da tempo sottolinea l’importanza dell’educazione digitale.
Il “Digital Education Action Plan 2021-2027” della Commissione UE sostiene, tra le sue azioni strategiche, l’elaborazione di linee guida etiche per l’utilizzo dell’IA nel contesto educativo, allo scopo di promuovere una didattica inclusiva e responsabile.
Sul piano internazionale, diversi Paesi europei e non hanno già avviato sperimentazioni analoghe: in Gran Bretagna, per esempio, l’AI in schools programme fornisce moduli didattici dedicati fin dalle scuole medie.
Allo stesso modo, in Francia, l’insegnamento delle basi dell’IA fa parte dei corsi di tecnologia nelle scuole secondarie.
Simili esperienze dimostrano quanto sia cruciale integrare tempestivamente competenze digitali avanzate nei percorsi scolastici, per non lasciar indietro le nuove generazioni in un mercato globale sempre più automatizzato.
Gli effetti della proposta di legge
La proposta di legge avanzata da Chiara Tenerini, assegnata alla VII Commissione Cultura, rappresenta un primo passo verso un modello di scuola capace di affiancare alla tradizionale formazione umanistica e scientifica una solida alfabetizzazione all’Intelligenza Artificiale.
Se approvata, potrà costituire un volano per la nascita di nuove professionalità e per la crescita di cittadini digitalmente consapevoli, pronti a guidare il cambiamento anziché subirlo.



