Il Ministero dell’Istruzione e del Merito si prepara a grandi cambiamenti. Ne è un esempio l’argomento degli istituti tecnici e la riforma a essi correlata.
Questa importante riforma è in dirittura di arrivo. La stessa ha tra le proprie intenzioni quella di modificare con una certa rilevanza le scuole secondarie di II grado.
In particolare si parla di riforma di tecnici e professionali. Infatti, si ha intenzione di puntare molto sulle competenze degli insegnanti. Inoltre, altro elemento di rilievo da configurarsi è quello relativo al potenziamento del PCTO, ovvero l’ex alternanza scuola-lavoro.
Quindi, parlare di istituti tecnici e riforma a essi correlati risulta di vitale importanza. Tali argomenti servono a tutti coloro che aspirano a entrare nella scuola italiana.
Istituti tecnici riforma: novità
Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) dovrà presto dare il proprio parere in merito agli istituti tecnici e alla riforma.
Nel contesto dell’istruzione, vengono introdotte nuove disposizioni relative alle quote orarie. Le stesse andranno differenziate per biennio e quinto anno in modo abbastanza meticoloso.
Più precisamente, si parla di percentuali distinte tra annualità. Per esempio, il 14,8% per il biennio, un 17,6% per il secondo biennio e un notevole 43,75% per il quinto anno.
Un siffatto approccio innovativo ha tra le proprie intenzioni quella di stimolare e favorire le attività connesse al territorio. Si ricorda, però, che la partecipazione rimane facoltativa e non vincolante.
Contemporaneamente, viene istituita una quota di autonomia pari al 25% dell’orario complessivo. Ciò con l’obiettivo di potenziare gli insegnamenti esistenti o introdurne di nuovi.
Questa percentuale subisce un incremento al quinto anno. La stessa sale al 30%, e punta a promuovere iniziative in sintonia con il PECUP. In tale contesto, vengono incoraggiati tirocini, stage e percorsi orientativi.
Inoltre, si cerca di consolidare i legami con il mondo del lavoro, anche a livello internazionale. È fondamentale evidenziare che la partecipazione a tali attività resta a discrezione degli studenti, senza alcun obbligo.
Gli orari dei nuovi istituti tecnici
Il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha presentato nuove e significative iniziative per la scuola secondaria di II grado. In particolare, il focus delle sue dichiarazioni è stato incentrato sulla revisione degli istituti tecnici e professionali.
Essi si distinguono per il loro approccio educativo. Progettato per fornire agli studenti le competenze fondamentali necessarie per affrontare con sicurezza il mondo professionale.
Indubbiamente, sia gli istituti tecnici che quelli professionali rappresentano un’opportunità eccellente. Servono per acquisire una conoscenza approfondita dei vari settori produttivi presenti in Italia.
Parlando di istituti tecnici e riforma bisogna dire che quest’ultima prevede un riassetto degli orari, che si presenta nel seguente modo:
- nel primo biennio, la parte generale si riduce a 1221 ore (con una rilasciata di 99 ore), mentre la parte di indirizzo si amplia a 891 ore (con un incremento di 99 ore);
- nel secondo biennio, si prevedono 990 ore per la parte generale e 1122 ore per la parte di indirizzo;
- per quanto riguarda il quinto anno, il totale delle ore si attesta a 990 (con una distribuzione di 462 ore per la parte generale e 528 ore per la parte di indirizzo). È importante notare una riduzione di 33 ore in entrambi i componenti.
Da quanto detto, quindi, non resta che aspettare le prossime mosse del MIM per quanto riguarda gli istituti tecnici e riforma.
Desideri migliorare la tua posizione nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze? Scopri come le Certificazioni informatiche e linguistiche e i Master possono fare la differenza.