Lumsa TFA Sostegno si inserisce in un quadro ben preciso. Il percorso formativo in questione è stato realizzato per preparare in vari ambiti quelli che saranno i futuri docenti di sostegno della scuola italiana.
La nascita del Tirocinio Formativo Attivo è dovuta al Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010. Quest’ultimo, però, è stato modificato dal Decreto Ministeriale n. 81 del 25 marzo 2013.
Un percorso a numero chiuso da sviluppare in maniera esclusiva all’interno dell’ambito universitario. I candidati, infatti, devono frequentare le lezioni presso l’ateneo in cui hanno svolto i test d’ingresso.
La prima cosa che queste persone devono fare, però, è assicurarsi di possedere i titoli adeguati. In questo modo per loro sarà fattibile spostarsi alla parte selettiva che li condurrà a Lumsa TFA Sostegno.
Si ricorda, infine, come i docenti di sostegno non sono affidati esclusivamente agli alunni con disabilità. A stabilirlo ci pensa la Nota MIUR n. 2215 del 26 novembre 2019.
In essa si legge che «il docente di sostegno, come più volte afferma la norma, è assegnato alla classe, di cui diventa pienamente contitolare, e non al singolo alunno». Ecco, dunque, la necessità di snocciolare il TFA.
SOMMARIO
ToggleCos’è il TFA Sostegno
Per entrare in Lumsa TFA Sostegno bisogna prima partire dalle basi. Dunque, il Tirocinio Formativo Attivo è volto alla conquista dell’abilitazione sul sostegno.
Solo quest’ultima, infatti, può garantire la possibilità di ottenere la cattedra a tempo indeterminato. Ciò, ovviamente, a patto che i concorrenti superino in maniera brillante lo specifico concorso nazionale.
In ogni caso, Lumsa TFA Sostegno si prefigge come meta finale quella di istruire nel campo della pedagogia. Quest’ultima è essenziale nell’ottica dell’integrazione scolastica. Un approccio volto all’inclusione di ogni tipologia di alunno.
Il TFA Sostegno, dunque, si dipana nell’arco di un anno scolastico della durata di 8 mesi. In questo periodo, inoltre, i concorrenti devono raggiungere 60 CFU. Gli stessi, a propria volta, sono divisi nel seguente modo:
- 36 CFU per gli insegnamenti;
- 9 CFU per i laboratori diversificati per grado di scuola;
- 6 CFU per il tirocinio diretto;
- 3 CFU per il tirocinio indiretto;
- 3 CFU per le nuove Tecnologie per l’apprendimento (TIC);
- 3 CFU per la prova finale.
Il tirocinio, in particolare, serve per unire la parte teorica a quella pratica. Infatti, il totale delle ore di tali attività è di 300 ore.
Il tirocinio diretto deve essere espletato in non meno di 5 mesi presso le istituzioni scolastiche. Il tirocinio indiretto, invece, prevede la riformulazione dell’esperienza professionale del singolo candidato.
Come accedere a Lumsa TFA Sostegno
Per aderire a Lumsa TFA Sostegno, come si è detto, gli aspiranti iscritti devono controllare di avere i giusti requisiti di accesso. Gli stessi possono essere verificati tramite il Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019.
I criteri in questione vanno a differenziarsi a seconda dell’ordine e grado della scuola di riferimento. Dunque, non sono uguali per tutti.
Per i percorsi di specializzazione sul sostegno per la scuola dell’infanzia e primaria bisogna avere uno dei seguenti titoli:
- l’abilitazione all’insegnamento proveniente dalla laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria. In alternativa, è valido anche un titolo analogo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia;
- un diploma magistrale abilitante, compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, o un diploma sperimentale a indirizzo linguistico. In alternativa, va bene anche un titolo analogo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia. Tali qualifiche, però, devono essere state conquistate entro l’anno scolastico 2001/2002.
Le scuole secondarie di I e II grado, invece, necessitano di una tra:
- l’abilitazione su una specifica classe di concorso;
- la laurea magistrale o magistrale a ciclo unico, con accesso ad almeno una specifica classe di concorso, in aggiunta ai 24 CFU per l’insegnamento.
Accesso a Lumsa TFA Sostegno per ITP
Per una piccola percentuale di aspiranti docenti di sostegno vi è la possibilità di aderire a Lumsa TFA Sostegno col solo diploma. Si tratta degli ITP, gli insegnanti tecnico-pratici.
Ciò può avvenire fino all’anno scolastico 2024/2025. Le cose, però, cambieranno in maniera radicale dopo il superamento della data appena menzionata.
Tale decisione è spiegata all’interno del Decreto-Legislativo n. 59 del 13 aprile 2017. Le norme transitorie per l’accesso al concorso e per l’immissione in ruolo sono snocciolate nell’articolo n. 18 bis.
Dopo il 2024, quindi, gli aspiranti docenti di sostegno dovranno avere le qualifiche riportate di seguito:
- la laurea di primo livello o un titolo equipollente o equiparato;
- i 24 CFU ottenuti in forma curriculare aggiuntiva o extra-curricolare.
Questi ultimi, si ricorda, non sono ormai più acquisibili. Infatti, il momento ultimo per far ciò è stato il 31 ottobre 2022.
Prove preselettive
Dopo aver controllato i requisiti di adesione, i candidati possono rivolgere il proprio sguardo alle prove preselettive. Queste ultime dividono gli aspiranti docenti di sostegno dal TFA Sostegno 2023.
Anche in questo caso, però, è meglio che i partecipanti facciano affidamento alla normativa italiana. In particolare, a parlare degli esami iniziali è il Decreto Ministeriale 30 settembre 2011.
Si parla di:
- una prova preselettiva;
- una prova scritta;
- una prova orale.
Anche gli argomenti delle stesse sono snocciolati ampiamente. Per la precisione, i futuri docenti di sostegno devono dimostrare di saper utilizzare nel modo corretto la lingua italiana. Inoltre, devono saper comunicare egregiamente.
Tra l’altro, devono attestare di maneggiare nel migliore dei modi:
- le competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
- le competenze su empatia e intelligenza emotiva;
- le competenze su creatività e pensiero divergente;
- le competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.
Come si svolgono le prove preselettive TFA Sostegno
Come si elaborano effettivamente le prove preliminari di Lumsa TFA Sostegno? A stabilirlo è sempre il Ministero dell’Istruzione. Infatti, le direttive vengono emanate a livello nazionale.
In seguito, però, gli atenei sono tenuti a far rispettare nelle loro sedi quanto stabilito. La prova preselettiva si articola nell’arco di 2 ore durante le quali i concorrenti devono rispondere a 60 quesiti.
Tali domande sono a risposta multipla. Anche il punteggio assegnato è prestabilito. Infatti, per ogni risposta corretta vengono assegnati 0,5 punti. Per quelle errate o non date, invece, vengono conferiti 0 punti.
Diverso, invece, è il discorso da intraprendere per il test scritto. In questo caso le domande presentano una risposta aperta. Ciò consente ai partecipanti di approfondire al meglio gli argomenti trattati.
Infine, nella verifica orale vengono scandagliate anche le motivazioni dei singoli concorrenti. Ciò facilita la scelta della commissione che deve selezionare i migliori elementi da mandare in campo.
Negli ultimi due esami, però, c’è un punteggio minimo da raggiungere. Esso si attesta a 21/30.
Come studiare
È ovvio che per superare Lumsa TFA Sostegno gli aspiranti docenti di sostegno debbano organizzarsi al meglio.
Ciò lo si può fare attraverso un corso di preparazione TFA Sostegno. Lo stesso, però, deve provenire esclusivamente da enti riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione.
Tra gli elementi che compongono tale addestramento alle prove preselettive si configurano:
- il corso in diretta streaming;
- le registrazioni delle lezioni in diretta streaming;
- il videocorso di preparazione al TFA Sostegno di 60 ore;
- il videocorso di Logica e comprensione del Testo;
- il videocorso sulla normativa scolastica;
- il videocorso sul metodo di studio;
- la piattaforma con le esercitazioni.
Tutto ciò porta i candidati a Lumsa TFA Sostegno ad arricchire enormemente il proprio bagaglio culturale. Così possono essere sicuri di raggiungere il traguardo prefissato.
Come iscriversi a Lumsa TFA Sostegno
Sono in molti a chiedersi come sia possibile iscriversi a Lumsa TFA Sostegno. Non è ancora stato dato il via all’VIII ciclo da parte del Ministero dell’Istruzione, ma i concorrenti sono già in fermento.
Per avere nozioni più precise al riguardo ci si può rivolgere al bando dello scorso anno dell’Università Lumsa. In tal modo è fattibile avere delle linee guida utili da adoperare al momento più opportuno.
Il numero dei posti disponibili in questo ateneo nello scorso ciclo della specializzazione sostegno è stato così distribuito:
- scuola dell’infanzia, n. 20;
- scuola primaria, n. 60;
- scuola secondaria di I grado, n. 70;
- scuola secondaria di II grado, n. 70.
La partecipazione alle prove di accesso è stata subordinata al versamento del contributo obbligatorio di € 150.
Oltre a ciò, per l’inoltro dell’istanza di partecipazione, i concorrenti hanno dovuto creare un profilo personale inserendo i propri dati anagrafici su Mi@Lumsa (https://servizi.lumsa.it).
Infine, la tassa di iscrizione al corso dello scorso anno è stata fissata a € 3.000 più bollo. Quanto affermato finora, quindi, può essere indispensabile anche per la prossima edizione del Tirocinio Formativo Attivo.
Infatti, è possibile che il suddetto ateneo attui delle regole abbastanza simili a quelle perpetrate nel precedente corso di studi.