Nella provincia di Modena, due educatrici di una scuola dell’infanzia di Soliera sono state sospese per dodici mesi dall’esercizio del pubblico servizio, a seguito di un’ordinanza cautelare emessa il 29 aprile dal Giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura di Modena.
Le insegnanti, rispettivamente di 64 e 67 anni, sono gravemente indiziate di maltrattamenti nei confronti dei minori affidati alle loro cure, ipotesi di reato fondata su intercettazioni audio-video e sui racconti di alcune famiglie che hanno presentato formali querele a inizio anno.
Le indagini e l’ordinanza cautelare
Gli accertamenti della polizia di Stato, coordinati dal Procuratore Luca Masini, sono scattati lo scorso gennaio a seguito delle denunce di genitori che segnalavano comportamenti vessatori nei confronti dei loro figli.
Il Commissariato di Carpi ha predisposto un’articolata attività investigativa, avvalendosi anche di intercettazioni ambientali e videoregistrazioni effettuate all’interno dell’istituto.
I filmati e le registrazioni hanno fornito alla Procura gravi indizi di colpevolezza – tra aggressioni verbali e, in alcuni casi, contatti fisici non giustificati – tanto da convincere il Gip a disporre la sospensione immediata delle due operatrici scolastiche per un anno.
Accuse, prospettive processuali e impatto sul territorio
Le due educatrici sono accusate di maltrattamenti aggravati in danno di minori “nell’esercizio delle loro funzioni educative e di cura”, un reato che prevede sanzioni severe in caso di condanna definitiva.
La sospensione cautelare mira a tutelare i bambini e a garantire lo svolgimento sereno delle attività scolastiche durante le indagini.
Sul piano locale, il provvedimento ha suscitato preoccupazione ed è atteso un ampio riscontro nei prossimi mesi, quando la Procura notificherà le eventuali richieste di rinvio a giudizio e le famiglie coinvolte potranno costituirsi parte civile.
L’episodio pone nuovamente sotto i riflettori la necessità di rigorosi controlli nelle strutture educative e di una tempestiva collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e genitori per prevenire situazioni di potenziale abuso.