L’ordinanza ministeriale contenente le date di presentazione delle domande per la mobilità dell’anno scolastico 2023/24 sarà presto pubblicata. Il Ministero dell’Istruzione ha, infatti, presentato proprio nei giorni scorsi il documento che regolerà la mobilità del personale scolastico per il prossimo anno.
La stessa, tuttavia, oltre a prevedere tutta una serie di vincoli, ribadisce che alcuni docenti non potranno presentare domanda in quanto non sono ancora stati assunti a tempo indeterminato.
Tutti gli altri, invece, potranno regolarmente presentare domanda di mobilità 2023/24. Nello specifico:
- il personale docente dal 6 marzo al 21 marzo 2023;
- il personale Ata dal 17 marzo al 3 aprile 2023;
- il personale educativo dal 9 marzo al 29 marzo 2023.
La pubblicazione dei relativi movimenti avverrà, invece:
- il 24 maggio per il personale docente;
- il 1° giugno per il personale Ata;
- il 29 maggio per il personale educativo.
Mobilità 2023, docenti assunti da GPS e Concorso straordinario bis
Per quanto riguarda i docenti che non potranno presentare domanda di mobilità 2023/24 in quanto non ancora assunti a tempo indeterminato, occorre fare alcune precisazioni.
Questi docenti includono, infatti, anche coloro per i quali la trattativa al Ministero per mitigare i vincoli di permanenza territoriale imposti dai decreti DL 36/22 e DL 73/2021 è ancora in corso.
Inoltre, l’impossibilità di accedere alla mobilità riguarda anche i docenti assunti nell’anno scolastico 2022/23 con un contratto a tempo determinato finalizzato al ruolo. Questi docenti sono stati assunti dalle Graduatorie GPS Sostegno prima fascia e dal concorso straordinario bis e stanno svolgendo il loro percorso formativo nell’anno scolastico 2022/23.
Solo dopo una valutazione positiva potranno essere assunti a tempo indeterminato ed essere inseriti nelle graduatorie interne di istituto per accedere alle procedure di mobilità in futuro.
Anche se il posto occupato con la nomina a tempo determinato non è messo in discussione, questi docenti non possono accedere alle procedure di mobilità riservate ai colleghi di ruolo fino a quando non avranno superato il percorso formativo e la valutazione.