Il Ministero dell’Istruzione ha presentato oggi, mercoledì 1 marzo, l’ordinanza ministeriale che regolerà la mobilità del personale scolastico per il prossimo anno accademico 2023-24. Tuttavia, la trattativa tra i sindacati e il Ministero ha portato a un risultato insoddisfacente a causa dei vincoli imposti.
Secondo l’ordinanza ministeriale, tutti i docenti assunti a partire dal 1° settembre 2022 devono rimanere nella sede di immissione in ruolo per almeno tre anni, in conformità al decreto legge 36 sulla mobilità dei docenti.
Inoltre, l’ordinanza recepisce anche il decreto legislativo n. 105/2022, che ha eliminato il referente unico per l’assistenza ai familiari disabili. Ciò consente a più figli che assistono un genitore disabile di richiedere la precedenza all’interno della provincia.
Tuttavia, restano in vigore il divieto (già introdotto dal decreto sostegni bis nel 2021) di presentare domanda di mobilità per i docenti ai quali viene concesso un trasferimento o un passaggio di cattedra o ruolo in un’altra provincia e la possibilità di trasferirsi in provincia da posto di sostegno a posto comune sul 75% dei posti disponibili.
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Mobilità docenti e personale ATA. Docenti neoassunti e date presentazione istanze
L’Amministrazione ha, inoltre, inserito una riduzione parziale nell’ordinanza ministeriale per quanto concerne i docenti assunti in ruolo il 1° settembre 2022. Consentendo loro di presentare domanda di mobilità in attesa di un intervento legislativo che sospenda il blocco.
Se tale provvedimento non verrà preso, anche per loro la mobilità sarà bloccata. Da tenere presente, tuttavia, che tale possibilità non è prevista per chi ha ottenuto la mobilità in una provincia diversa da quella di titolarità.
I termini per la presentazione delle domande di mobilità sono i seguenti: il personale docente può farlo dal 6 marzo al 21 marzo 2023, il personale Ata dal 17 marzo al 3 aprile 2023 e il personale educativo dal 9 marzo al 29 marzo 2023.
La pubblicazione dei movimenti avverrà il 24 maggio per il personale docente, il 1° giugno per il personale Ata e, infine, il 29 maggio per il personale educativo.
