L’INPS ha introdotto alcune modifiche all’Assegno Unico 2025, con aggiornamenti che influenzano il calcolo del beneficio e le relative implicazioni fiscali per le famiglie italiane. Le novità riguardano l’adeguamento degli importi all’inflazione, l’esclusione dal calcolo ISEE e l’introduzione del Sistema Unico di Gestione IBAN (SUGI), elementi che contribuiscono a semplificare le procedure e a garantire maggiore equità nell’erogazione dei pagamenti.
SOMMARIO
ToggleAggiornamento degli importi e impatto sul reddito familiare
Dal 2025, gli importi dell’Assegno Unico saranno adeguati in base all’inflazione con un incremento dello 0,8%.
Per le famiglie con un ISEE fino a 17.090,61 euro, il contributo massimo salirà a 200,99 euro per ciascun figlio minorenne.
Le famiglie con un ISEE superiore a 45.574,96 euro riceveranno, invece, un importo minimo di 57,45 euro.
L’aumento degli importi mira a tutelare il potere d’acquisto delle famiglie e a garantire un sostegno economico adeguato rispetto all’andamento dei prezzi.
Maggiorazioni previste e criteri di accesso
L’Assegno Unico 2025 prevede maggiorazioni in specifiche situazioni.
Le famiglie con figli con disabilità continueranno a beneficiare di incrementi significativi, indipendentemente dall’età del figlio.
Ulteriori maggiorazioni sono previste per le famiglie numerose, con un aumento dell’importo per il terzo figlio e per i nuclei con almeno quattro figli.
Un incremento aggiuntivo è riservato ai figli di età inferiore a un anno e ai nuclei familiari con ISEE fino a 45.574,96 euro che abbiano almeno tre figli tra uno e tre anni.
Esclusione dal calcolo ISEE e vantaggi fiscali
Dal 2025, l’Assegno Unico non sarà più incluso nel calcolo dell’ISEE.
Si tratta, a ben vedere, di una modifica che consente alle famiglie di mantenere l’accesso ad altre agevolazioni sociali senza che l’importo dell’assegno incida sul reddito complessivo.
Il nuovo criterio favorisce soprattutto le famiglie con redditi medio-bassi, che potranno continuare a beneficiare di bonus e prestazioni sociali senza penalizzazioni derivanti dall’incremento dell’ISEE.
Introduzione del Sistema Unico di Gestione IBAN (SUGI)
Il 2025 vedrà anche l’introduzione del SUGI, un sistema che consente ai beneficiari di aggiornare o confermare le coordinate IBAN in modo centralizzato.
Questo strumento rappresenta una semplificazione significativa per le famiglie dal momento che contribuirà ad evitare errori nei pagamenti e a ridurre i tempi di accredito delle somme spettanti.
Il nuovo sistema consente, inoltre, di selezionare un IBAN già registrato o di inserirne uno nuovo in fase di richiesta o modifica delle modalità di pagamento.
Scadenze e obblighi per i beneficiari
Per continuare a percepire l’Assegno Unico senza interruzioni, è necessario aggiornare l’ISEE entro il 28 febbraio 2025.
Le famiglie che non presenteranno la dichiarazione aggiornata entro questa data riceveranno l’importo minimo previsto.
L’INPS ha, però, stabilito che chi aggiornerà l’ISEE entro il 30 giugno 2025 potrà comunque ottenere il ricalcolo dell’importo con l’accredito degli eventuali arretrati.
L’insieme di queste modifiche conferma la volontà di migliorare l’efficienza del sistema di erogazione dell’Assegno Unico e di garantire un supporto economico equo per le famiglie italiane.