L’emendamento proposto dal Partito Democratico al decreto legge Omnibus, attualmente in discussione al Senato, ha superato l’esame di ammissibilità. Il testo propone la proroga dell’organico aggiuntivo del personale ATA, previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dall’Agenda Sud, fino al 31 dicembre 2026. La proposta, firmata da D’Elia, Crisanti, Rando, Verducci, Camusso, Zampa e Furlan, mira a garantire la continuità del supporto amministrativo, tecnico e ausiliario nelle scuole statali.
Contenuto dell’emendamento e fondi
Secondo l’emendamento, i contratti a tempo determinato per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) delle scuole statali di primo e secondo grado saranno estesi fino alla fine del 2026. Il provvedimento intende rispondere alle esigenze organizzative degli istituti scolastici, mantenendo il personale aggiuntivo necessario a sostenere le attività amministrative e tecniche.
Per finanziare la proroga, il fondo previsto dall’articolo 21 del decreto-legge del giugno 2023 sarà rifinanziato con 93,47 milioni di euro per gli anni 2024 e 2025, e con 50,33 milioni per il 2026. Gli oneri saranno coperti attraverso la riduzione e l’eliminazione dei sussidi dannosi per l’ambiente, in base a quanto stabilito dalla legge del 2015.
Il Ministero dell’Ambiente, insieme ai Ministeri delle Finanze e delle Imprese, individuerà entro ottobre 2024 i sussidi da ridurre o eliminare, allo scopo di raggiungere i risparmi previsti.
L’emendamento, se approvato, consentirà alle scuole italiane di beneficiare del personale aggiuntivo ATA fino alla fine del 2026, fornendo un sostegno concreto alle esigenze di gestione e funzionamento degli istituti scolastici nel medio termine.