PDP 2023

PDP 2023

La didattica inclusiva, per funzionare al meglio, necessita di numerosi elementi che risultano nei fatti imprescindibili. Tra di essi appare il PDP 2023, ovvero il Piano Didattico Personalizzato.

Si tratta di un documento ufficiale che deve essere redatto annualmente dai docenti curriculari con l’aiuto del docente di sostegno. Per la precisione deve essere realizzato entro il primo trimestre. Il motivo è abbastanza semplice.

Il PDP 2023 serve per definire nei dettagli il percorso educativo che lo studente con DSA o ADHD andrà a compiere durante il corso dei mesi. All’interno, inoltre, si vanno a inserire tutte le informazioni utili del caso.

In tal modo sarà possibile, per gli allievi chiamati in causa, raggiungere il proprio obiettivo scolastico nel migliore dei modi.

Che cos’è il PDP 2023?

Come si è accennato, il PDP 2023 indica il Piano Didattico Personalizzato. Il suo scopo principale di mettere in atto le misure educative di supporto nei confronti degli allievi con DSA e ADHD.

Con DSA si intendono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento. In tale compagine rientrano la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia. Tutti disturbi che vanno a inficiare le competenze di lettura, scrittura e calcolo dei discenti.

Alla luce delle informazioni precedentemente fornite, è giunto il momento di esaminare più approfonditamente il concetto di Piano Didattico Personalizzato. Il PDP è stato ufficialmente riconosciuto come una delle misure educative di supporto.

Questo secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011. Inoltre, attraverso questo decreto, il Ministero dell’Istruzione ha introdotto un aspetto fondamentale.

Si tratta delle Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento. Esse esplicitano la struttura del PDP 2023 che deve essere così costituito:

  • i dati anagrafici dell’alunno;
  • la tipologia di disturbo;
  • l’attività didattiche individualizzate;
  • l’attività didattiche personalizzate;
  • gli strumenti compensativi utilizzati;
  • le misure dispensative adottate;
  • le forme di verifica e valutazione personalizzate.

Chi redige il Piano Didattico Personalizzato?

Il PDP 2023 riveste un ruolo cruciale nell’ambito della didattica inclusiva, ma è essenziale comprendere chi è responsabile della sua elaborazione. 

È evidente che non possa essere compilato in modo casuale da chiunque. Infatti, si tratta di un documento ufficiale che impatta direttamente sul percorso formativo degli alunni.

Il quadro normativo in vigore, con particolare riferimento alla Circolare Ministeriale n. 8 prot. 561 del 6 marzo 2013, riconosce il PDP come uno strumento privilegiato. Il suo scopo è proprio quello di affrontare le esigenze degli alunni con DSA.

Esso consente di documentare e monitorare le strategie di intervento più adeguate per supportare tali discenti nel loro percorso di apprendimento.

Va sottolineato che il Piano Didattico Personalizzato non si limita a elencare gli strumenti compensativi e dispensativi. Piuttosto, rappresenta un percorso individualizzato e personalizzato.

La sua stesura è affidata al Consiglio di Classe. Nelle scuole primarie, questa operazione coinvolge l’intero Team di docenti.

Il PDP deve recare la firma del Dirigente Scolastico o del suo delegato per garantirne la validità e l’ufficialità. Inoltre, è necessaria la firma dei docenti coinvolti nella formazione del PDP, nonché quella della famiglia dello studente.

In aggiunta a ciò, è fondamentale tenere in considerazione il parere dei congiunti del discente oggetto del PDP. Se non è disponibile una diagnosi ufficiale o una certificazione clinica, il Consiglio di Classe deve giustificare le scelte effettuate.

Tali decisioni devono essere basate su solide fondamenta, che abbracciano sia gli aspetti pedagogici che le specifiche necessità didattiche dello studente.

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