Scuola, Fracassi (FLC CGIL): “Premi a Regioni per dimensionamento? Atto di ritorsione”

FLC CGIL sul piede di guerra dopo l’ultimatum del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che nei giorni scorsi, facendo riferimento alle tre Regioni ribelli – Emilia-Romagna, Toscana e Sardegna – ha annunciato che se le stesse non aderiranno entro 10 giorni alla riorganizzazione del sistema prevista dalla riforma R.1.3 della Missione 4 del PNRR non avranno la possibilità di aderire alle misure agevolate approvate martedì scorso dal Consiglio dei ministri.

Al riguardo il sindacato ha, infatti, diffuso un comunicato a firma della Segretaria generale Gianna Fracassi.

Comunicato stampa FLC CGIL

“Se sarà confermato che le Regioni che hanno tagliato le autonomie scolastiche potranno ridurre il numero di alunni per classe e posticipare il taglio del personale ATA per un anno, mentre le altre non potranno farlo a meno che non si mettano in regola entro dieci giorni, saremo di fronte ad un vero e proprio atto di ritorsione

Ricordiamo che il taglio delle autonomie sta determinando, oltre alla riduzione corrispondente di ATA, DSGA e dirigenti scolastici, la costituzione di mega scuole e il progressivo allontanamento dal territorio, desertificando le aree interne del Paese: già oggi abbiamo istituzioni che insistono su una pluralità abnorme di comuni, con numeri elevatissimi di studenti e di personale docente. In alcune Regioni il taglio è stato brutale, arrivando al 25-30% delle scuole.

La riduzione del numero degli alunni per classe, così come gli organici del personale ausiliario tecnico e amministrativo, non possono diventare merce di scambio per imporre alle Regioni un taglio insensato, ma rappresentano invece un problema serio della scuola statale tutta che il Ministro e il Governo dovrebbero affrontare e non peggiorare.

Dopo una legge di bilancio che ha tagliato docenti e ATA e non ha attribuito le risorse per il rinnovo del contratto in linea con l’inflazione mentre le ha aumentate per le scuole private, arriva l’ennesimo provvedimento contro la scuola pubblica, che contrasteremo con tutti i mezzi a nostra disposizione.”

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