Reclutamento Docenti e PNRR: Pittoni Annuncia la Svolta nelle Assunzioni

La Scuola Oggi

1 Settembre 2025

Pittoni (Lega)

Reclutamento Docenti e PNRR: Pittoni Annuncia la Svolta nelle Assunzioni

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Il tema del reclutamento docenti e PNRR è al centro di una modifica sostanziale, come annunciato dal responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni, già presidente della commissione Cultura al Senato. La novità di maggior rilievo riguarda il superamento del modello basato su concorsi annuali senza idonei, a favore del ripristino delle Graduatorie di Merito. Una simile trasformazione è il risultato di una lunga trattativa con la Commissione Europea e ha come obiettivo quello di offrire una maggiore stabilità ai docenti precari.

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Il Modello Iniziale per il Reclutamento Docenti e PNRR: Il Rischio dei Concorsi Annuali

L’accordo originario tra l’Unione Europea e il precedente governo (M5S-PD) prevedeva un meccanismo di assunzione che ha generato notevole incertezza. Il piano non contemplava la figura dell’idoneo; i candidati che non vincevano il concorso avrebbero dovuto, di fatto, ripetere l’intera procedura selettiva l’anno successivo. 

Per il personale docente, una simile prospettiva significava dover investire ogni anno – fino all’effettiva vincita del concorso scuola – una quantità considerevole di tempo ed energie nella preparazione, un onere che si aggiungeva agli impegni professionali e familiari. 

Un sistema di questo tipo, privo di graduatorie a scorrimento, avrebbe alimentato il precariato anziché ridurlo, senza valorizzare il superamento delle prove concorsuali.

La Negoziazione con l’Europa: Le Dichiarazioni di Pittoni

Il cambio di rotta è stato possibile grazie a un intenso dialogo con le istituzioni europee. Secondo quanto riportato da Mario Pittoni, “ci sono voluti tre anni per convincere la Commissione europea a correggere il tiro e restituire le Graduatorie di Merito“. 

La negoziazione, condotta sin dall’inizio della legislatura, ha coinvolto direttamente la task force PNRR della Commissione, un interlocutore tecnico specializzato. 

Pittoni sottolinea come questo dialogo abbia già portato a una serie di modifiche puntualmente recepite a livello normativo. 

Le istituzioni europee, infatti, collaborano strettamente con le autorità italiane per garantire un’attuazione “fluida, tempestiva e corretta” del Piano, mantenendo un confronto costante per assicurare la conformità delle misure nazionali.

Reclutamento Docenti e PNRR: un gruppo di docenti in un'aula

Cosa Cambia per gli Aspiranti Docenti con le Nuove Regole

La reintroduzione delle Graduatorie di Merito è un elemento essenziale per il futuro degli insegnanti. Il nuovo assetto del reclutamento docenti e PNRR permette a chi supera il concorso, pur non rientrando tra i vincitori immediati, di essere inserito in una graduatoria valida per le future assunzioni

Si tratta di una garanzia di stabilità fondamentale, poiché il candidato non dovrà più affrontare da capo l’iter concorsuale ogni anno. Una simile modifica strutturale riconosce il valore del percorso e delle competenze dimostrate, e offre una prospettiva di carriera più chiara e definita. 

Il sistema diventa, così, più equo e meno dispendioso in termini di risorse per i singoli docenti, che possono pianificare il proprio futuro professionale con maggiore serenità.

Il Futuro del Reclutamento Docenti: Un Dialogo Aperto con Bruxelles

Il processo di riforma non si è ancora concluso. Come precisa Pittoni, la trattativa “non è ancora finita, come ben sanno gli interessati”. Il dialogo con Bruxelles è tuttora attivo per definire i dettagli e assicurare che l’implementazione delle nuove regole sia coerente con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. 

Le future procedure del reclutamento docenti e PNRR saranno, quindi, il frutto di questo continuo confronto. 

L’obiettivo rimane quello di costruire un sistema di assunzioni che non solo risponda alle indicazioni europee, ma che sia anche sostenibile e funzionale per il sistema scolastico italiano, capace di garantire la continuità didattica e di valorizzare la professionalità degli insegnanti.

Comunicato stampa

“L’intesa dell’Europa col Governo precedente a trazione M5s-Pd non prevedeva la figura del docente precario “idoneo”, bensì concorsi annuali senza graduatorie di merito e, se non vincitori, ripartenza da capo col concorso successivo. 

Per Bruxelles cioè i precari, oltre a lavorare e occuparsi della famiglia, avrebbero dovuto passare ogni anno 4-5 mesi a prepararsi per il concorso finché non rientravano tra i vincitori. Ci sono voluti tre anni per convincere la Commissione europea a correggere il tiro e restituire le graduatorie di merito. 

E non è ancora finita, come ben sanno gli interessati. Nel documento del Europe Direct Contact Centre pubblicato dalla stampa specializzata si legge che “la Commissione europea collabora strettamente con le autorità italiane per garantire un’attuazione fluida, tempestiva e corretta del PNRR. 

A tal fine, la Commissione mantiene un dialogo costante con le autorità italiane per garantire la conformità dell’attuazione nazionale alle disposizioni dell’allegato alla decisione di esecuzione del Consiglio”. 

Come ho più volte ricordato, è una trattativa che va avanti da inizio legislatura e che ha già consentito di concordare una serie di modifiche puntualmente convertite in atti normativi. E la controparte è la task force PNRR della Commissione europea, non un ufficio qualsiasi che ovviamente può fornire solo risposte generiche “copia e incolla” non avendo nulla a che fare con tale struttura.”