La burocrazia scolastica presenta numerose insidie. Conoscere ogni meandro della stessa può risultare difficoltoso. In molti, per esempio, si domandano quali siano i requisiti per le assegnazioni provvisorie. Un diritto importante riservato ai docenti di ruolo. Comprenderne le caratteristiche più importanti, però, può rivelarsi proficuo per svariati insegnanti.
Le assegnazioni provvisorie. Definizione
Quando si parla delle assegnazioni provvisorie non tutti hanno bene in mente di cosa si tratta. Nello specifico, sono da considerarsi come un provvedimento speciale la cui durata consiste in un anno scolastico.
Per la precisione, con assegnazioni provvisorie ci si riferisce alla mobilità interna di cui si può usufruire nella scuola italiana. Il docente di ruolo, quindi, può chiedere per il periodo di un anno lo smistamento in un’altra sede. Ciò, naturalmente, non incide sulla titolarità della sua cattedra.
Il trasferimento è momentaneo e serve per poter andare incontro alle esigenze familiari del lavoratore. Quest’ultimo, infatti, può in tal modo avvicinarsi alla residenza di un parente in difficoltà aiutandolo durante la degenza o con le cure in casa.
Chi può richiederle
Come si è potuto notare, non tutti hanno diritto di godere delle assegnazioni provvisorie. Diversi sono i requisiti che il dipendente scolastico deve possedere per poterne fare uso. Personale ATA e docenti devono dimostrare di averne realmente bisogno.
Lo spostamento avviene nella stessa provincia di residenza o anche in una differente. I motivi devono essere assai validi come il ricongiungimento ai figli di minore età o il ricongiungimento al coniuge.
Inoltre, si possono richiedere le assegnazioni provvisorie nel momento in cui sia presente il bisogno di riunirsi col proprio genitore. Infine, anche le gravi condizioni di salute del richiedente possono rientrare tra i validi motivi per fare la domanda in questione.
Per reclamare le assegnazioni provvisorie bisogna adoperare la piattaforma del MIUR conosciuta come Istanze OnLine. Alla stessa si accede solo tramite credenziali SPID, ovvero il Sistema Pubblico di Identità Digitale.
Quest’ultimo è l’unico modo esistente per poter accedere alla Pubblica Amministrazione e ai suoi servizi. Nella piattaforma è presente la sezione dedicata che dovrà essere adeguatamente compilata.