A partire dal 1° gennaio 2023, con l’entrata in vigore della legge di bilancio 2023-2026, diventa definitivo il ridimensionamento della rete scolastica. Si tratta di un movimento che porterà alla chiusura graduale di circa 700 istituzioni scolastiche e che porterà maggiori responsabilità per i DS.
Infatti, i dirigenti scolastici che si troveranno a dover gestire tutte le scuole che sopravvivranno al taglio. Si tratta di un carico di responsabilità che non viene effettivamente compreso dai vertici politici, dal momento che probabilmente non è stato adeguatamente spiegato dai vertici amministrativi.
Le maggiori responsabilità per i DS nello specifico
Il dirigente scolastico in questo caso ricopre la veste di datore di lavoro e, perciò, ha l’obbligo di garantire la messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici in cui si trovano le scuole da lui dirette.
Il dirigente scolastico è responsabile della salute delle persone che lavorano e studiano in tali edifici quotidianamente. Si può dire che il DS dovrà occuparsi della sicurezza in generale di studenti, docenti e personale scolastico delle scuole di cui si occupa.
Dal momento in cui il numero delle istituzioni scolastiche diminuirà, ovunque verrà determinato un ridimensionamento della rete, soprattutto per quanto riguarda le scuole del 1°ciclo. Ci sarà un aumento del numero degli edifici scolastici da gestire per ciascuna istituzione.
Con l’aumento degli edifici scolastici amministrati i dirigenti dovranno occuparsi di redigere un maggior numero di Documenti di Valutazione del Rischio. Si tratta di un certo tipo di documento di complessa definizione da tenere costantemente aggiornato. É uno degli effetti del nuovo ridimensionamento.
Gestione del personale
Il dirigente scolastico è anche il rappresentante legale dell’istituzione scolastica in questione e, come tale, vedrà estendersi il territorio nel quale si trovano le scuole da gestire a causa del ridimensionamento. Di conseguenza aumenteranno il numero dei soggetti istituzionali con i quali rapportarsi come i Comuni, le Asl per i servizi degli alunni con disabilità.
Sempre per questa posizione giuridica vedrà aumentare i potenziali conflitti con l’aumentato numero di docenti e famiglie.
Il capo d’istituto vedrà aumentare il numero dei docenti che compongono il collegio, al limite della gestione o dell’ingestibilità.
Molto probabilmente nei prossimi anni crescerà molto il numero dei mega-collegi composti da centinaia di insegnanti. Per le riunioni di tali collegi sarà necessario noleggiare degli appositi spazi o effettuarli in videoconferenza.
Compito del dirigente scolastico, oltre alla gestione del personale, è anche quello di dirigere e coordinare tale personale valorizzando le risorse umane.
Ma dovendo occuparsi di tutte queste unità, come potrà il DS da solo riuscire a valorizzare docenti che non potrà nemmeno avere la possibilità di conoscere?
Il Decreto legislativo 165 prevede che il dirigente scolastico, oltre ad essere responsabile della gestione delle risorse e del servizio, deve assicurare anche la gestione unitaria dell’istituzione.
Nessun dirigente pubblico ha un carico di responsabilità di tale portata.