Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha emanato il Decreto n. 269 del 31 dicembre 2024, attuativo della riforma dell’istruzione tecnica, in applicazione dell’articolo 26, comma 4-bis, del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144, convertito con modificazioni dalla legge 17 novembre 2022, n. 175. Si tratta, nello specifico, di una misura che mira a rafforzare il collegamento tra scuola e mondo del lavoro, in modo da garantire una maggiore flessibilità curricolare e un approccio didattico interdisciplinare.
SOMMARIO
ToggleAggiornamento dei curricoli e nuove metodologie didattiche
La riforma dell’istruzione tecnica per il 2025 rappresenta un passo significativo verso un sistema educativo più dinamico e orientato alle esigenze del mercato del lavoro.
L’aggiornamento dei curricoli, il rafforzamento del collegamento con le imprese e la formazione continua del personale docente sono elementi chiave per garantire un’istruzione tecnica innovativa e di qualità.
Il decreto 269/2024 prevede l’aggiornamento dei curricoli degli istituti tecnici, con un rafforzamento delle competenze in:
- Discipline linguistiche, matematiche, scientifiche ed economiche;
- Competenze tecnico-professionali specifiche per i diversi settori produttivi;
- Metodologie didattiche basate su unità di apprendimento interdisciplinari, con un approccio incentrato sulla risoluzione di problemi reali.
Inoltre, il Profilo educativo, culturale e professionale dello studente (PECUP) sarà adeguato per meglio rispondere alle esigenze del mercato del lavoro e dell’istruzione terziaria.
I Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) potranno sperimentare percorsi di istruzione tecnica, ampliando l’offerta formativa per adulti e favorendo il reinserimento nel mondo del lavoro di soggetti in formazione permanente.
Connessione con il mondo produttivo
L’elemento chiave della riforma è il rafforzamento del raccordo tra istituti tecnici e imprese. Gli istituti potranno:
- Stipulare accordi di collaborazione con aziende e centri di ricerca;
- Attivare stage e percorsi di alternanza scuola-lavoro più strutturati;
- Partecipare a Patti educativi 4.0, accordi tra scuole, ITS Academy, università e imprese, per condividere risorse didattiche e strumenti formativi.
Internazionalizzazione e certificazioni linguistiche
Per favorire l’accesso al mercato globale, la riforma promuove:
- L’introduzione del Content and Language Integrated Learning (CLIL), che prevede l’insegnamento di discipline tecniche in lingua straniera;
- Il conseguimento di certificazioni linguistiche riconosciute a livello internazionale;
- Collaborazioni con istituti scolastici e aziende estere per l’attivazione di scambi formativi e professionali.
Formazione e aggiornamento del personale docente
Il Decreto stabilisce specifici percorsi di formazione per i docenti delle discipline tecnico-professionali, con l’obiettivo di:
- aggiornare le competenze sulle innovazioni tecnologiche;
- favorire l’affiancamento in azienda per una conoscenza diretta dei settori produttivi;
- sviluppare competenze didattiche per la progettazione interdisciplinare e laboratoriale.