Rinnovo CCNL scuola: congedi donne vittime di violenza

Rinnovo CCNL scuola

Importanti novità concernono il rinnovo CCNL scuola. Infatti, nella giornata del 18 gennaio 2024 è stato attuato un progetto atteso da tempo.

Si è ufficialmente sottoscritto il recente contratto collettivo nazionale di lavoro per il settore della scuola (CCNL 2019-21 Istruzione e Ricerca).

L’entrata in vigore avverrà immediatamente dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Al suo interno, tra i molteplici argomenti, si possono trovare anche i congedi per le donne vittime di violenza.

I congedi per le donne vittime di violenza

Il rinnovo CCNL scuola era da tempo atteso nell’ambiente dell’istruzione ed è finalmente giunto. Al suo interno si possono trovare numerosi elementi innovativi.

Tra gli stessi come non citare il paragrafo dedicato ai congedi per le donne vittime di violenza. Precedentemente, infatti, lo stesso era di 90 giorni. Ora, invece, si estende a 120 giorni nell’arco di 3 annualità.

Salvo situazioni di oggettiva impossibilità, è obbligatorio per la dipendente che desidera usufruire del congedo in questione presentare una richiesta scritta al datore di lavoro.

La richiesta deve essere corredata dalla certificazione che attesti l’inserimento nel percorso di protezione.

Deve esserci un preavviso che non sia inferiore a sette giorni di calendario. Inoltre, è necessario indicare chiaramente l’inizio e la fine del periodo di congedo.

Il trattamento economico a cui ha diritto la lavoratrice è quello stabilito per il congedo di maternità, secondo le normative di riferimento.

Il periodo indicato nei paragrafi precedenti viene considerato ai fini dell’anzianità di servizio in modo completo. Il tutto senza ridurre il periodo di ferie e contribuendo ai fini del calcolo della tredicesima mensilità.

Fermo restando che è bene leggere l’intero paragrafo in questione del rinnovo CCNL scuola, un altro passo importante è il seguente.

Infatti, le dipendenti che sono vittime di violenza di genere e sono coinvolte in percorsi specifici di protezione hanno precisi diritti.

Hanno la possibilità di richiedere un trasferimento presso un’altra amministrazione pubblica, anche in un comune diverso da quello di residenza. Questa opportunità è indipendente dalle normali procedure di mobilità

Nel caso in cui la violenza sia collegata al luogo di lavoro, la richiesta di trasferimento può essere presentata nello stesso comune. Ciò previa comunicazione all’amministrazione di appartenenza.

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