Il dossier parlamentare intitolato “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026” e redatto dai Servizi Studi del Senato e della Camera analizza il Decreto Legge n. 45 del 7 aprile 2025.
Il documento, pubblicato il 10 aprile 2025, definisce misure che spaziano dalla riforma degli istituti tecnici al reclutamento dei docenti, fino alla rimodulazione delle risorse del PNRR, con un focus specifico sulle scuole paritarie.
SOMMARIO
ToggleLimiti alle classi terminali collaterali
L’articolo 5, comma 1, modifica l’articolo 1 della legge n. 62 del 10 marzo 2000, stabilendo che le scuole paritarie non potranno attivare più di una classe terminale collaterale per ciascun indirizzo di studio.
L’autorizzazione, subordinata alla notifica dell’Ufficio Scolastico Regionale, richiede una richiesta motivata del soggetto gestore entro il 31 luglio precedente l’anno scolastico.
La misura, ripresa dal disegno di legge A.S. 1184, risponde all’aumento delle revoche della parità rilevate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, con l’obiettivo di chiarire i criteri di riconoscimento della parità scolastica.
Regolamentazione degli esami di idoneità
Il comma 3 introduce nuove regole per gli esami di idoneità nelle scuole paritarie.
I candidati possono sostenerli nello stesso anno scolastico per un massimo di due anni di corso successivi a quello per cui sono stati ammessi per scrutinio.
Se l’esame copre due anni, la commissione sarà presieduta da un dirigente scolastico esterno nominato dall’Ufficio Scolastico Regionale, senza compensi per i membri.
Un decreto ministeriale definirà modalità e tempi di svolgimento degli esami.
Dematerializzazione amministrativa: novità e rinvii
Il comma 4, lettera a), elimina l’obbligo per il Ministero dell’Istruzione e del Merito di predisporre un Piano di dematerializzazione delle procedure amministrative, a causa dei risultati insoddisfacenti: molte scuole continuano a utilizzare strumenti cartacei.
La lettera b) rinvia all’anno scolastico 2026/2027 l’applicazione alle scuole paritarie di misure come la redazione della pagella elettronica, la sua disponibilità digitale per le famiglie, l’adozione dei registri online, l’invio elettronico delle comunicazioni e l’introduzione del protocollo informatico.
Queste disposizioni saranno attuate senza nuovi oneri per la finanza pubblica, utilizzando le risorse esistenti.
Dati e finanziamenti del sistema paritario
Nel 2023/2024, il sistema delle scuole paritarie comprende 8.146 scuole dell’Infanzia, 1.331 Primarie, 607 Secondarie di primo grado e 1.585 Secondarie di secondo grado, secondo i dati della Direzione generale per i sistemi informativi del Ministero.
I finanziamenti pubblici per il 2024 ammontano a 703.730.089 euro, così suddivisi: 500.330.089 euro per contributi generici, 113.400.000 euro per alunni con disabilità e 90.000.000 euro per le scuole dell’infanzia paritarie.
Inquadramento normativo
La legge 62/2000 rappresenta il principale riferimento per il riconoscimento della parità scolastica, includendo le scuole paritarie nel sistema nazionale di istruzione.
Per ottenere la parità, gli istituti devono rispettare gli ordinamenti generali, rispondere alla domanda formativa delle famiglie e garantire requisiti di qualità, come la costituzione organica di corsi completi, con eccezioni per nuovi corsi a partire dalla prima classe.