Sport e inclusione: il Disegno di Legge del Governo

Rosalia Cimino

1 Aprile 2025

Ragazzo in carrozzina che fa sport

Sport e inclusione: il Disegno di Legge del Governo

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Lo sport rappresenta oggi un pilastro fondamentale non solo per il benessere fisico, ma anche per lo sviluppo mentale e sociale dei giovani, inclusi coloro che vivono una condizione di disabilità. 

Numerose evidenze scientifiche nel campo delle scienze motorie, insieme alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sottolineano l’importanza di approcci integrati alla salute, in cui sport e benessere si intrecciano in maniera indissolubile. 

Le politiche nazionali e internazionali, infatti, sono sempre più orientate verso l’inclusione e la valorizzazione di tutti gli individui attraverso pratiche sportive accessibili e partecipative: in Italia, è attualmente in discussione il Disegno di Legge n.1301.

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Un quadro normativo a supporto dell’inclusione sportiva

Il panorama normativo internazionale offre un solido sostegno alla promozione dello sport come strumento di integrazione

La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006, ratificata in Italia nel 2009, impone agli Stati di incentivare la partecipazione delle persone con disabilità agli sport ordinari e di organizzare attività specifiche in grado di valorizzare il talento e la determinazione di ciascuno. 

Tali disposizioni richiedono un impegno costante per rendere accessibili gli impianti sportivi e garantire pari opportunità per tutti, compresi i minori. 

A livello europeo, le iniziative istituzionali si concentrano sul rafforzamento del senso di appartenenza e sul contrasto alle disuguaglianze sociali, sottolineando come l’attività sportiva sia un elemento chiave per una società più coesa e inclusiva.

Proposte legislative e interventi per superare le barriere

Nonostante le solide basi normative, il sistema italiano evidenzia ancora delle lacune, soprattutto per quanto riguarda la disponibilità di ausili e protesi tecnologicamente avanzate, indispensabili per l’accesso allo sport amatoriale. 

Per far fronte a queste problematiche, è nato il fondo sperimentale istituito nel 2020, con una dotazione iniziale di 5 milioni di euro destinati all’acquisto di dispositivi specifici. 

Ebbene, l’implementazione pratica di questo strumento è stata rallentata dalla pubblicazione tardiva del decreto attuativo, evidenziando la necessità di un intervento più strutturato.

Il Disegno di Legge 1301

In Parlamento è attualmente in discussione il disegno di legge n. 1301, che si propone di colmare le carenze preesistenti, introducendo una serie di misure innovative. 

La proposta prevede, ad esempio, l’aggiornamento del Nomenclatore dei dispositivi erogabili dal Servizio Sanitario Nazionale, includendo ausili e protesi idonei a supportare la pratica sportiva. 

Le istituzioni scolastiche sono chiamate a giocare un ruolo attivo, potendo incrementare l’ora settimanale dedicata all’educazione motoria e promuovendo iniziative volte a sensibilizzare gli studenti sull’importanza dell’attività fisica. 

I comuni, dal canto loro, dovranno garantire l’accessibilità degli impianti sportivi, mentre le aziende sanitarie locali si occuperanno di diffondere informazioni sui benefici dello sport per la salute.

Il sostegno economico previsto dall’articolo 3 del disegno di legge, con una copertura finanziaria annua di 50 milioni di euro a partire dal 2025, evidenzia la volontà politica di investire in un futuro in cui lo sport diventi un elemento di inclusione e crescita personale per tutti. 

L’approccio integrato, che unisce impegni normativi, investimenti finanziari e progetti a livello locale, rappresenta un passo importante verso un sistema più equo e inclusivo, capace di offrire a ogni individuo la possibilità di esprimere appieno il proprio potenziale.