L’obiettivo di sveltire l’assunzione dei docenti è al centro di una nuova proposta avanzata dal responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni. Secondo l’ex presidente della commissione Cultura al Senato, il recente “decreto Scuola” introduce strumenti innovativi, come Graduatorie di merito ed elenchi di idonei, pensati per superare le lungaggini burocratiche e garantire la copertura delle cattedre vacanti in tempi più rapidi. L’obiettivo dichiarato è quello di concretizzare il maggior numero possibile di posti a tempo indeterminato autorizzati.
Sveltire l’Assunzione dei Docenti per Superare le Lentezze dei Concorsi
Negli ultimi anni, una parte consistente dei posti a tempo indeterminato disponibili non è stata coperta a causa di meccanismi concorsuali eccessivamente lenti e farraginosi.
Una simile inefficienza ha reso indispensabile ripensare l’intero sistema di reclutamento.
La proposta, sostenuta da Pittoni, prevede il ripristino delle Graduatorie di merito e l’introduzione di elenchi regionali per i candidati idonei a partire dal 2026.
Tali strumenti dovrebbero costituire il primo passo verso un sistema più agile ed efficiente, concepito per risolvere un problema di lunga data e assicurare la stabilità del corpo docente fin dall’inizio dell’anno scolastico.

Valorizzare Merito ed Esperienza: Chi Rientra nelle Nuove Graduatorie
Il cambiamento non si limiterà a una semplice modifica procedurale, ma introdurrà un nuovo paradigma basato sulla valorizzazione del merito e della competenza.
Il tradizionale concorso per titoli ed esami non sarà più l’unico canale di accesso all’insegnamento.
Il nuovo sistema punterà a investire su due categorie di professionisti: coloro che, pur avendo partecipato a un concorso con buoni risultati, non sono rientrati nel novero dei vincitori, e i docenti che hanno maturato una particolare esperienza sul campo.
In questo modo si intende creare un bacino più ampio di personale qualificato, pronto per l’immissione in ruolo, senza disperdere il valore di chi si è già messo in gioco con serietà.
Il Modello del Sostegno come Apripista per un Sistema Strutturale
L’idea di un sistema di assunzione diversificato non rappresenta una novità assoluta nel panorama scolastico italiano.
Lo stesso Pittoni ha sottolineato come un approccio simile sia già adottato, sebbene in forma non ancora strutturale, per l’assunzione dei docenti per le attività di sostegno.
Per queste posizioni, infatti, si attinge già da graduatorie che tengono conto di percorsi specifici e competenze acquisite. L’esperienza maturata in questo settore funge, pertanto, da modello per estendere la logica a tutte le classi di concorso.
L’obiettivo finale è quello di trasformare una pratica consolidata, ma settoriale, in un pilastro dell’impianto normativo per sveltire l’assunzione dei docenti a livello nazionale.
Il post di Pittoni su Facebook
Riportiamo di seguito il testo integrale del post pubblicato dal responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni, già presidente della commissione Cultura al Senato, sul proprio profilo Facebook:
Scuola – Pittoni (Lega), Nuove Procedure per Sveltire l’Assunzione dei docenti
“Il ripristino delle graduatorie di merito nei concorsi per docenti e gli elenchi regionali degli idonei previsti dal 2026, operazioni varate col recente decreto Scuola, sono il primo passo verso un sistema diversificato di reclutamento degli insegnanti. Obiettivo: concretizzare il maggior numero possibile dei posti a tempo indeterminato autorizzati dagli organi finanziari.
Negli ultimi anni sono state coperte solo una parte delle cattedre disponibili. Troppo lenti e farraginosi i meccanismi concorsuali per titoli ed esami. Da qui l’idea di investire sulle graduatorie di chi si è messo in gioco con buoni risultati ma senza rientrare tra i vincitori di concorso o ha acquisito particolare esperienza.
Non più, quindi, solo il tradizionale concorso, bensì attenzione anche a merito e competenza come peraltro già avviene anche se non ancora in forma strutturale nell’assunzione dei docenti per le attività di sostegno”.

