Il TFA Sostegno 2023

Il TFA Sostegno 2023 si basa sul principio fondamentale espresso nell’articolo 34 della Costituzione italiana. Lo stesso sottolinea l’accesso universale alla scuola italiana.

Infatti, tale percorso formativo mira a fornire una preparazione specializzata nel settore del sostegno. Esso riconosce la presenza di studenti con storie e bisogni diversi.

Nell’ambiente scolastico, appunto, si incontrano alunni con una vasta gamma di sfide, ognuno con la propria unica esperienza. Gli insegnanti di sostegno rivestono un ruolo cruciale nel fornire supporto a coloro che si trovano in situazioni di disagio.

Oltre alle sfide fisiche e psicologiche, esistono anche allievi che affrontano difficoltà familiari, sociali, economiche o che vengono da contesti culturali differenti. In tutti questi casi, l’insegnante di sostegno può fare la differenza, offrendo un supporto mirato.

Per affrontare efficacemente questa diversità di situazioni, è fondamentale avere una preparazione adeguata. Ed è proprio per questo motivo che il TFA Sostegno è stato creato. 

Il suo scopo è quello di offrire un percorso universitario specializzato che prepara gli insegnanti ad affrontare tali realtà complesse. Le notizie in merito sono ancora più rilevanti dato che è uscito il bando TFA Sostegno 2023.

A cosa serve il TFA Sostegno

L’inclusione scolastica è un obiettivo fondamentale dell’istruzione moderna. Ogni studente, indipendentemente dalle proprie abilità e bisogni, ha il diritto di ricevere un’educazione di qualità. In tale contesto si inserisce perfettamente il TFA Sostegno 2023.

Infatti, il TFA Sostegno è un percorso formativo specifico. Esso è rivolto a docenti che intendono specializzarsi nell’insegnamento agli studenti con disabilità o Bisogni Educativi Speciali.

Il TFA Sostegno 2023 si propone diversi obiettivi. Innanzitutto, mira a fornire una solida base teorica sugli aspetti chiave dell’inclusione scolastica e sulla pedagogia differenziata.

Inoltre, il TFA Sostegno si concentra sulla pratica e sullo sviluppo delle competenze professionali dei docenti. Durante il corso, vengono organizzate esperienze di tirocinio presso le scuole. In tal modo possono mettere in pratica quanto appreso durante le lezioni del Tirocinio Formativo Attivo.

Quanti sono i posti a disposizione per l’VIII ciclo

Il TFA Sostegno 2023 si avvicina rapidamente, con l’ufficializzazione del suo inizio da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca attraverso un decreto. Tuttavia, ci sono alcune novità riguardo ai posti disponibili.

Il Tirocinio Formativo Attivo è una specializzazione universitaria ad accesso limitato. Per poter partecipare, i candidati devono superare una selezione basata sui titoli e sugli esami.

Solo dopo aver superato con successo le prove preliminari, gli aspiranti insegnanti di sostegno possono accedere all’anno scolastico del TFA. Pertanto, è essenziale per i concorrenti conoscere il numero dei posti disponibili per l’VIII ciclo del TFA.

In merito ci sono delle importanti novità. Infatti, tale organo ha emanato l’Avviso del 6 giugno 2023 di rettifica del Decreto Ministeriale n. 694 del 30 maggio 2023.

Nell’allegato A del predetto decreto aveva autorizzato per l’Università degli Studi di Siena 460 posti così distribuiti:

  • scuola dell’infanzia, n. 35;
  • scuola primaria, n. 75;
  • scuola secondaria di I grado, n. 150;
  • scuola secondaria di II grado, n. 200.

Attualmente, invece, nel medesimo ateneo i posti autorizzati sono 385 suddivisi nel seguente modo:

  • scuola dell’infanzia, n. 35;
  • scuola primaria, n. 75;
  • scuola secondaria di I grado, n. 125;
  • scuola secondaria di II grado, n. 150.

Di conseguenza, il numero totale dei posti disponibili a livello nazionale per il TFA Sostegno 2023 è andato anch’esso a modificarsi. Esso è passato dall’iniziale 29.061 all’odierno 28.986.

Requisiti di accesso per il TFA Sostegno 2023

Al fine di partecipare al TFA Sostegno 2023, è imprescindibile superare la fase di preselezione. Tuttavia, è fondamentale per i candidati accertarsi di possedere i titoli necessari per affrontarla.

I requisiti di accesso sono stabilità dalla normativa contenuta nel Decreto Ministeriale 92/2019. Questo provvedimento legislativo indica i parametri che devono essere soddisfatti al fine di iniziare alla fase di preselezione del TFA Sostegno.

È importante sottolineare che i requisiti non sono uniformi per tutti. Essi, infatti, cambiano in base all’ordine e al grado scolastico preso in considerazione.

Per la scuola dell’infanzia e primaria i candidati devono avere uno dei seguenti titoli:

  • abilitazione all’insegnamento proveniente dalla laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria. Inoltre, si può presentare anche un analogo titolo all’abilitazione all’insegnamento di cui sopra conseguito all’estero e successivamente riconosciuto in Italia;
  • diploma magistrale. Questo può essere di varie tipologie. Infatti, sono ritenuti validi il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, con valore di abilitazione, e il diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali. Al medesimo tempo sono ottimali anche i titoli esteri riconosciuti nel nostro stato. Questi diplomi, però, devono essere stati conseguiti entro l’anno scolastico 2001/2002.

Invece, nella scuola secondaria di I e II grado gli aspiranti docenti di sostegno devono possedere uno tra i seguenti elementi:

  • abilitazione su una specifica classe di concorso o analogo documento estero riconosciuto nei nostri confini nazionali;
  • laurea magistrale o magistrale a ciclo unico, con accesso ad almeno una specifica classe di concorso, in aggiunta ai 24 CFU per l’insegnamento.

Requisiti per gli ITP

Per diventare insegnante tecnico-pratico, è necessario ottenere l’accesso a una specifica classe di concorso. Questi professionisti lavorano principalmente nelle scuole secondarie di II grado. Inoltre, collaborano con i docenti delle materie curriculari od operano in autonomia nei laboratori scolastici.

Comunque, un’opportunità a cui possono aspirare gli insegnanti tecnico-pratici è il TFA Sostegno 2023. È importante notare che il Tirocinio Formativo Attivo è un percorso a numero chiuso e richiede determinati requisiti per parteciparvi.

Questi requisiti devono essere soddisfatti anche per superare le prove preselettive che costituiscono un primo filtro per accedere all’anno formativo abilitante. 

Gli insegnanti tecnico-pratici possono partecipare alla fase selettiva con il solo possesso del diploma.

Tuttavia, è importante tenere presente che il diploma da solo non sarà più sufficiente a partire dal dicembre 2024. Infatti, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha stabilito che a partire da tale data il solo diploma non sarà più valido in tale contesto.

Infatti, il Decreto-Legislativo n. 59 del 13 aprile 2017 afferma che successivamente tali aspiranti docenti di sostegno dovranno avere:

  • la laurea di primo livello, oppure titolo equipollente o equiparato;
  • i 24 CFU/60 CFU acquisiti in forma curriculare aggiuntiva o extra-curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche. Devono, però, essere coperti almeno tre tra i quattro ambiti disciplinari di Pedagogia, Psicologia, Antropologia e Metodologie e Tecnologie didattiche.

Date preselettive TFA 2023

Dunque, quando ci saranno le prove preselettive del TFA Sostegno 2023? Una domanda a cui ha risposto il Ministero preposto.

Infatti, tale organo ha emanato il decreto utile all’avvio della fase selettiva. Quindi, il TFA 2023 e le date sono le seguenti:

  • 4 luglio 2023 – scuola dell’infanzia;
  • 5 luglio 2023 – scuola primaria;
  • 6 luglio 2023 – scuola secondaria I grado;
  • 7 luglio 2023 – scuola secondaria II grado.

I vincitori del suddetto test potranno passare ai successivi ovvero quello scritto e quello orale. Solo al termine di tutto ciò potranno proseguire verso l’anno formativo del TFA Sostegno.

SCARICA I SEGUENTI DOCUMENTI:

IL DECRETO MINISTERIALE DI ATTIVAZIONE DEL TFA SOSTEGNO 2023 VIII CICLO

LA RIPARTIZIONE DEI POSTI

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