Mentre il mondo scolastico è in fibrillazione per l’imminente ratifica dell’ipotesi di CCNL 2019/2021 Istruzione e Ricerca, il sindacato UIL Scuola Rua conferma il proprio no alla sottoscrizione del documento.
Da precisare, ad ogni modo, che già il 14 luglio scorso – in occasione della firma del testo presso l’Aran – il segretario nazionale Giuseppe D’Aprile aveva preferito astenersi. Contestando diversi passaggi del CCNL.
Si tratta, pertanto, semplicemente di ribadire una contrarietà ampiamente nota, chiarita, illustrata e prevedibile. Arrivata al termine di un ampio processo di consultazione che ha visto la realizzazione di ben 20 assemblee regionali e di oltre 100 incontri territoriali. Con un’ampia partecipazione del personale educativo.
Al riguardo, la Uil Scuola Rua ha precisato: “I sindacati sono ancora presidi di democrazia nei quali le decisioni vengono sottoposte al confronto e poi votate. Così abbiamo fatto noi dopo una lunghissima consultazione, rimettendo la decisione ai voti del nostro Esecutivo nazionale. Solo allora è stata assunta, in modo condiviso e coerente”.
SOMMARIO
ToggleUIL, no al CCNL 2019-2021 Istruzione e Ricerca
Uil, no al CCNL 2019-2021 Istruzio e e Ricerca. Le consultazioni avviate dal sindacato hanno portato a un consenso unanime contro la sottoscrizione del rinnovo del CCNL per il biennio 2019/2021.
Le ragioni di questa posizione, come espresse dagli organi nazionali del sindacato, indicano il contratto come regressivo, potenzialmente lesivo dei diritti dei lavoratori scolastici, e divisivo. Ritenendo che minerebbe il tessuto della comunità educante. Vi è, inoltre, la preoccupazione che il contratto possa essere “riduttivo del modello di scuola autonoma statale di rango costituzionale” e “limitativo della contrattazione di secondo livello”.
Durante l’incontro dell’Esecutivo nazionale, la Uil Scuola ha manifestato l’intenzione di promuovere ulteriori analisi e approfondimenti sulle riforme in atto da parte del Governo, che, secondo il sindacato, starebbero depotenziando l’istruzione statale, inclusa la riforma dell’istruzione tecnica e professionale.
Uil esclusa dall’attività negoziale integrativa?
Non apponendo la firma sul CCNL 2019/2021 Istruzione e Ricerca, la Uil Scuola rischia l’esclusione dalle negoziazioni integrative. Con possibili conseguenze dirette sulla mobilità e sulla presenza delle segreterie provinciali nelle contrattazioni di istituto.
Per contrastare un’eventuale esclusione dai tavoli negoziali, la Segreteria nazionale ha preannunciato l’avvio di un contenzioso giurisdizionale, basato sull’iniquità di una norma che, se applicata, violerebbe il diritto di rappresentanza sindacale.
In particolare, dall’assemblea di Fiuggi (24 e 25 ottobre) è emersa la ferma volontà della Uil Scuola Rua di:
- dare seguito alle assemblee sindacali su tutti i territori proseguendo l’azione di informazione dei lavoratori, sempre con iniziative in presenza, ed assicurando il supporto della segreteria nazionale;
- organizzare e sviluppare ulteriori iniziative di analisi e di approfondimento dei percorsi riformatori che il Governo sta continuando a mettere in atto depotenziando il sistema di istruzione statale costituzionale (riforma dell’istruzione tecnica e professionale) utilizzando e valorizzando, anche i propri enti strumentali (IRASE);
- costituirsi in tutte le sedi giurisdizionali per far valere il diritto di rappresentanza pieno ed integrale nei riguardi dei lavoratori della scuola;
- attivare, con immediatezza, nell’ambito del percorso di mobilitazione di tutti i lavoratori, le iniziative per contrastare, in ogni singola istituzione scolastica, la messa in atto degli istituti contrattuali che conducono la scuola su un percorso dirigista, ledendo la dignità e i diritti di: docenti, educatori e ATA;
- assumere iniziative tese a far rispettare le competenze del personale docente e ATA coerenti con gli attuali profili professionali, rifiutando tutte le prestazioni “aggiuntive” di competenza di altri uffici e di altre amministrazioni.