Violenza nelle Scuole: emergenza nazionale e risposte istituzionali

Pugni che dicono basta violenza

La violenza contro il personale scolastico sta assumendo dimensioni preoccupanti in Italia. Secondo le ultime statistiche, ogni cinque giorni si verifica un episodio di aggressione che coinvolge docenti, dirigenti scolastici o personale ATA. 

Il fenomeno ha portato il Ministero dell’Istruzione e del Merito a intervenire con misure decise, nel tentativo di arginare una deriva che mina l’autorevolezza delle istituzioni scolastiche e la sicurezza del personale che, qui, lavora.

Crescita allarmante della violenza a scuola

Dall’inizio dell’anno, sono stati documentati 19 episodi di violenza contro il personale scolastico, in maggioranza nelle scuole superiori. Lombardia e Campania risultano le regioni più colpite. 

Questo dato appare in linea con quello del precedente anno scolastico, che ha registrato un totale di 68 casi, ma resta comunque indicativo di un trend preoccupante.

Gli episodi non si limitano agli studenti: spesso i genitori si rendono protagonisti di aggressioni verbali e fisiche, come è successo all’interno del liceo scientifico “Zaleuco” di Locri (RC), dove un insegnante è stato aggredito fisicamente dal padre di un alunno.

Quello di Locri è soltanto uno dei molti episodi di violenza all’interno delle mura scolastiche che si stanno registrando negli ultimi anni, a dimostrazione che il dibattito pubblico organizzato poche settimane fa dalla nostra rivista “Aggressioni in Cattedra: cause e soluzioni per una scuola più sicura” sia purtroppo sempre più attuale.

Misure legislative e sanzioni più severe

La risposta delle istituzioni non si è fatta attendere. La legge n.150 del 16 ottobre 2024, infatti, introduce sanzioni pecuniarie da 500 a 10.000 euro per chi aggredisce personale scolastico. 

In caso di condanna, è previsto anche un risarcimento diretto alla scuola di appartenenza della vittima. Parallelamente, la legge n. 25 del marzo 2024 apporta modifiche al codice penale per garantire maggiore sicurezza nelle scuole, istituendo anche un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico.

Questi interventi normativi mirano non solo a punire i responsabili, ma anche a prevenire futuri episodi, attraverso iniziative di monitoraggio e sensibilizzazione. Un esempio concreto è l’istituzione della “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico”, che si celebra il 15 dicembre di ogni anno.

Autorevolezza e Responsabilità: le sfide per il futuro

Il tema dell’autorevolezza del personale scolastico emerge come centrale nel dibattito pubblico. Durante un incontro con i dirigenti scolastici, il ministro Valditara ha ribadito la necessità di sottolineare il principio di “responsabilità individuale”, rendendo necessario un cambio culturale, oltre che legislativo.

Anche gli studenti giocano un ruolo importante: movimenti come Osa e Cambiare Rotta hanno criticato le misure adottate dal governo, accusando l’Amministrazione di adottare un approccio repressivo. 

L’obiettivo dichiarato è creare un ambiente scolastico più sicuro, dove il rispetto reciproco sia la base per l’apprendimento. Tuttavia, la lotta contro la violenza scolastica richiede interventi su più fronti: normativo, educativo e culturale. Le recenti leggi e l’istituzione di un Osservatorio sulla sicurezza rappresentano passi importanti, ma non risolutivi. 

Serve un impegno collettivo per ridare dignità e sicurezza al personale scolastico, creando un clima di rispetto reciproco all’interno delle nostre scuole.

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