L’ennesimo grave episodio di violenza scuote il mondo della scuola, questa volta a Napoli. Un custode di un istituto scolastico è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale su una studentessa minorenne. L’accaduto ha destato grande sconcerto nella comunità scolastica e ha riportato l’attenzione sulla necessità di misure più efficaci per garantire la sicurezza degli studenti all’interno delle scuole.
La denuncia della studentessa e l’avvio delle indagini
L’inchiesta ha avuto inizio dopo la denuncia della vittima, che ha raccontato alle autorità di essere stata molestata dal custode della scuola.
La giovane si è presentata in questura accompagnata dai genitori, fornendo un resoconto dettagliato dei fatti.
Gli inquirenti hanno immediatamente avviato le indagini per verificare la fondatezza delle accuse, raccogliendo testimonianze e analizzando eventuali elementi di prova.
Il racconto della studentessa è stato ritenuto attendibile dagli investigatori, i quali hanno acquisito ulteriori riscontri.
L’indagine ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del sospettato, che è stato posto agli arresti domiciliari in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.
I precedenti
Quanto accaduto a Napoli riporta l’attenzione sulla necessità di adottare strategie più efficaci per prevenire la violenza nelle scuole.
D’altro canto, il tema della sicurezza – tanto degli studenti quanto del personale scolastico – è stato più volte condiviso dalle istituzioni, che hanno promosso iniziative di sensibilizzazione e formazione per studenti, famiglie, docenti e personale scolastico.
La violenza a scuola non rappresenta più un caso isolato o sporadico, ma si ripropone con drammatica puntualità.
Nei giorni scorsi, ad esempio, uno studente genovese di 16 anni è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale continuata e aggravata ai danni di una sua compagna di classe al termine di un’indagine che si è protratta per circa un anno.
Inoltre, nei giorni scorsi è finito in manette uno studente 18enne di Bari con l’accusa di violenza aggravata nei confronti di una 14enne. Anche in questo caso l’episodio risale al 2023, durante l’ora di Educazione fisica.
Una situazione tanto drammatica quanto preoccupante che richiede interventi drastici e urgenti per restituire un imprescindibile clima di sicurezza e serenità all’interno delle istituzioni scolastiche.