Emergenza Smog: 25 città italiane superano i limiti consentiti per l’inquinamento atmosferico

Inquinamento atmosferico

Secondo il recente rapporto “Mal’Aria di città 2025” di Legambiente, 25 capoluoghi di provincia su 98 hanno superato nel 2024 i limiti giornalieri consentiti per le polveri sottili (PM10), dando vita ad una vera e propria situazione di emergenza smog.

La soglia di legge per il Pm10 è fissata in 35 giorni all’anno con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi per metro cubo. Ebbene, città come Frosinone e Milano hanno registrato 68 giorni di sforamento, seguite da Verona con 66 e Vicenza con 64.

Implicazioni per la salute pubblica

L’inquinamento atmosferico rappresenta una delle principali minacce per la salute umana, con effetti a breve e lungo termine che colpiscono soprattutto le fasce più vulnerabili della popolazione, come bambini, anziani e persone con patologie pregresse. 

L’esposizione prolungata alle polveri sottili, in particolare al PM10 e al biossido di azoto (NO₂), è strettamente correlata all’aumento delle malattie respiratorie e cardiovascolari. 

Studi scientifici condotti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno dimostrato che le particelle di inquinanti possono penetrare in profondità nei polmoni e, nei casi più gravi, entrare nel flusso sanguigno. 

Ciò causa infiammazioni croniche, riduzione della funzionalità polmonare e un incremento del rischio di patologie come bronchiti, asma e insufficienza cardiaca. L’Italia, pur avendo adottato normative per ridurre le emissioni, continua a essere tra i paesi europei più esposti ai danni dello smog

Secondo dati recenti dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA), l’inquinamento atmosferico è responsabile ogni anno di decine di migliaia di morti premature nel nostro Paese. 

Il superamento sistematico dei limiti di PM10 in molte città italiane evidenzia la necessità di adottare misure più efficaci per migliorare la qualità dell’aria, come la riduzione del traffico veicolare, l’incentivazione dei trasporti pubblici sostenibili e il rafforzamento delle normative ambientali.

Impatto sull’Ambiente Scolastico

L’inquinamento atmosferico non ha solo un impatto sulla salute generale della popolazione, ma influisce anche in modo diretto sulle condizioni di apprendimento nelle scuole

Un recente studio condotto da Openpolis ha rivelato che circa il 2,4% degli edifici scolastici in Italia si trova nelle immediate vicinanze di strade a elevata percorrenza, impianti industriali e altre fonti di emissioni nocive. 

Questa situazione espone studenti e personale scolastico a livelli di inquinamento che possono compromettere la loro salute e il rendimento scolastico.

L’aria inquinata all’interno e all’esterno degli edifici scolastici può favorire disturbi respiratori nei bambini, aumentando la probabilità di assenze per malattia e riducendo la capacità di concentrazione durante le lezioni. 

Diversi studi internazionali hanno dimostrato che l’esposizione a elevati livelli di inquinanti atmosferici è associata a una riduzione delle capacità cognitive, con effetti negativi sulla memoria, sull’attenzione e sulle capacità di problem solving degli studenti.

Possibili interventi a scuola

Per affrontare l’emergenza dovuta all’inquinamento, sarebbe necessario un piano di intervento mirato per le scuole situate in zone particolarmente inquinate. 

Tra le possibili soluzioni rientrano l’installazione di sistemi di purificazione dell’aria nelle aule, la creazione di spazi verdi intorno agli edifici scolastici per ridurre la concentrazione di inquinanti. Ancora, il potenziamento della mobilità sostenibile, promuovendo il trasporto pubblico e l’uso della bicicletta per il tragitto casa-scuola. 

Inoltre, l’educazione ambientale dovrebbe diventare una parte centrale del percorso formativo, sensibilizzando le nuove generazioni sull’importanza della qualità dell’aria e sugli effetti dello smog sulla salute pubblica.

Investire in misure di prevenzione all’interno delle scuole non solo garantirebbe ambienti di apprendimento più sani, ma rappresenterebbe anche un passo concreto per la tutela della salute pubblica e per un futuro più sostenibile.

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