L’Insegnante Tecnico Pratico (ITP) rappresenta un vero e proprio pilastro della didattica laboratoriale nella scuola secondaria italiana, dove l’esperienza pratica degli studenti è fondamentale per completare la formazione teorica.
Grazie al suo ruolo, l’insegnante ITP permette agli studenti di trasformare le conoscenze acquisite in classe in competenze operative concrete, contribuendo in modo determinante alla preparazione professionale dei discenti.
Sul piano normativo, il Decreto Legge n. 127/2025 ha introdotto una novità significativa: la possibilità di partecipare ai Concorsi Scuola utilizzando il solo diploma tecnico o professionale è stata prorogata fino al 31 Dicembre 2026, senza obbligo di laurea o crediti universitari aggiuntivi. Scopriamo tutte le novità sull’Insegnante Tecnico Pratico.
Chi è l’Insegnante Tecnico Pratico (ITP)
L’Insegnante Tecnico Pratico (ITP) è un docente specializzato nella didattica laboratoriale, presente principalmente negli istituti tecnici e professionali. La sua funzione principale è quella di trasformare la teoria in pratica, guidando gli studenti attraverso esperimenti, prove pratiche e attività operative che completano il percorso formativo.
Gli ITP non si limitano a insegnare nozioni teoriche: la loro esperienza professionale e tecnica permette di gestire laboratori, attrezzature e strumenti specifici, garantendo che l’apprendimento sia sicuro ed efficace.
Essi lavorano spesso in co-presenza con docenti teorici, per offrire un approccio integrato che unisce conoscenze scientifiche e abilità pratiche.
Le mansioni principali dell’Insegnante Tecnico Pratico
Le responsabilità degli ITP comprendono:
- Gestione dei laboratori: organizzazione e conduzione delle attività pratiche, con attenzione alla sicurezza e all’efficienza.
- Supporto ai docenti teorici: collaborazione nella progettazione didattica e nelle lezioni interdisciplinari.
- Valutazione pratica degli studenti: partecipazione attiva alla valutazione delle competenze acquisite nei laboratori.
- Manutenzione delle attrezzature: cura delle strumentazioni tecniche e dei materiali utilizzati durante le attività pratiche.
- Partecipazione ai percorsi PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), contribuendo a far sperimentare agli studenti situazioni reali del mondo del lavoro.
Gli ITP sono quindi figure chiave non solo per la formazione pratica, ma anche per garantire che le scuole secondarie siano in grado di fornire competenze professionali spendibili nel mercato del lavoro, rendendo il ruolo ancora più strategico nell’ambito della filiera tecnico‑professionale 4+2.
Requisiti di accesso e novità normative per gli ITP
Per diventare Insegnante Tecnico Pratico, è necessario possedere requisiti specifici che riguardano il titolo di studio e le competenze professionali. Il Decreto Legge n. 127/2025 ha introdotto importanti novità, prorogando alcune misure transitorie e chiarendo le possibilità di accesso ai concorsi.
Titolo di studio richiesto
Fino al 31 dicembre 2026, è possibile partecipare ai concorsi e inserirsi nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) con il solo diploma tecnico o professionale, coerente con la classe di concorso di riferimento. Non è quindi richiesto il possesso di una laurea o dei 24 CFU per l’insegnamento.
Questa proroga rappresenta un’importante opportunità per migliaia di aspiranti ITP, permettendo loro di:
- Accedere ai concorsi ordinari e straordinari per le classi di concorso ITP.
- Inserirsi nelle GPS di seconda fascia, garantendo possibilità di supplenza e immissione in ruolo.
- Partecipare ai percorsi abilitanti previsti dalle normative transitorie senza necessità di ulteriori crediti universitari.
È importante ricordare che, dopo il 31 dicembre 2026, per l’accesso ai concorsi sarà richiesto il possesso di una laurea triennale o titolo accademico equivalente coerente con la classe di concorso ITP.
Classi di concorso dell’Insegnante Tecnico Pratico
Gli ITP insegnano principalmente nelle classi di concorso della Tabella B, definite dal DPR 19/2016. Alcune delle principali classi comprendono:
- B-03: Laboratori di Fisica.
- B-12: Laboratori di Chimica.
- B-17: Laboratori di Scienze e Tecnologie Meccaniche.
- B-23: Laboratori di Scienze e Tecnologie Chimiche e Microbiologiche.
È fondamentale che il diploma posseduto sia coerente con la classe di concorso scelta, per poter partecipare regolarmente ai concorsi o inserirsi nelle GPS.
Percorso Formativo
Per diventare ITP, è necessario:
- Possedere un diploma tecnico o professionale: Il titolo deve essere coerente con la classe di concorso di interesse.
- Partecipare a concorsi pubblici: Superare le prove previste per l’accesso alla classe di concorso desiderata.
- Inserirsi nelle GPS: Una volta ottenuto il punteggio necessario, è possibile essere inseriti nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze.
Con l’emendamento al Decreto Legge n. 127/2025, fino al 31 dicembre 2026, è possibile partecipare ai concorsi con il solo diploma, senza necessità di laurea o 24 CFU.
La disposizione consente di mantenere la continuità delle immissioni in ruolo e delle supplenze, rispondendo alle esigenze delle scuole tecniche e professionali italiane.
Mansioni pratiche dell’Insegnante Tecnico Pratico
L’ITP ha un ruolo cruciale nel collegare la teoria con la pratica, garantendo che gli studenti acquisiscano competenze operative spendibili nel mondo del lavoro. Le principali mansioni includono:
- Gestione e conduzione dei laboratori: pianificazione delle attività pratiche, supervisione della sicurezza e utilizzo corretto delle attrezzature.
- Supporto ai docenti teorici: collaborazione nella progettazione di lezioni integrate, che combinano teoria e pratica.
- Formazione pratica degli studenti: accompagnamento degli studenti durante le esercitazioni e i progetti laboratoriali.
- Manutenzione degli strumenti: cura e controllo delle apparecchiature, materiali e dispositivi presenti nei laboratori.
- Partecipazione ai percorsi PCTO che ora cambiano denominazione: supervisione di esperienze pratiche connesse al mondo del lavoro.
Grazie a queste attività, l’ITP diventa un vero e proprio facilitatore della filiera tecnico-professionale 4+2, contribuendo a creare una connessione diretta tra scuola e industria.
Stipendio e inquadramento economico dell’Insegnante Tecnico Pratico
Lo stipendio degli ITP segue il Contratto Collettivo Nazionale del comparto scuola, con importi variabili in base all’anzianità di servizio e agli incarichi aggiuntivi. Indicativamente:
- 0-8 anni di servizio: circa 19.324 euro lordi annui.
- 9-14 anni: circa 21.454 euro lordi annui.
- 15-20 anni: circa 23.332 euro lordi annui.
- 21-27 anni: circa 25.155 euro lordi annui.
- 28-34 anni: circa 26.953 euro lordi annui.
- 35 anni e oltre: circa 28.292 euro lordi annui.
È possibile incrementare il reddito con incarichi aggiuntivi come la gestione di laboratori, progetti speciali o tutoraggio di percorsi PCTO.
Prospettive professionali
Il ruolo dell’Insegnante Tecnico Pratico è destinato a evolversi, soprattutto con l’entrata in vigore dei requisiti a regime dopo la proroga del DL 127/2025. A partire dal 2027:
- Sarà necessario possedere una laurea triennale o titolo accademico equivalente coerente con la classe di concorso ITP.
- L’accesso ai concorsi sarà limitato a chi possiede il titolo accademico richiesto, aumentando il livello di preparazione dei docenti tecnico-pratici.
- Gli ITP continueranno a essere centrali nei percorsi tecnico-professionali, nella didattica laboratoriale e nell’integrazione scuola-lavoro.
Simili prospettive confermano l’importanza dell’ITP come figura strategica nella scuola secondaria, capace di collegare il sapere teorico con le competenze pratiche necessarie per il mondo del lavoro.
FAQ sull’Insegnante Tecnico Pratico
Ecco delle FAQ tra le più richieste sull’Insegnante Tecnico Pratico:
Posso partecipare ad un Concorso Scuola solo con il diploma ITP?
Sì, fino al 31 dicembre 2026, il diploma tecnico o professionale coerente con la classe di concorso è sufficiente per partecipare ai concorsi e inserirsi nelle GPS.
È necessario avere una laurea per diventare ITP?
Attualmente no, ma dal 2027 sarà richiesta una laurea triennale o titolo accademico equivalente.
Qual è lo stipendio di un ITP?
Lo stipendio varia in base all’anzianità, da circa 19.324 euro lordi annui (0-8 anni) fino a circa 28.292 euro lordi annui (35 anni e oltre).
Dove può insegnare un ITP?
Negli istituti tecnici e professionali, in laboratori delle classi di concorso della Tabella B.


