Un’indagine condotta dai Carabinieri di Civitavecchia, avviata a gennaio 2025, ha portato all’esecuzione di un’ordinanza del gip, su richiesta della Procura, nei confronti di quattro insegnanti di un istituto superiore. Un docente di matematica e vicepreside, 40enne originario di Frosinone, è agli arresti domiciliari per violenza sessuale su minore e induzione indebita a promettere vantaggi, mentre altri tre colleghi, residenti tra Civitavecchia e Tarquinia, sono sottoposti all’obbligo di dimora per condotte omissive. Il caso evidenzia un sistema di abusi mascherati da attività didattiche, con gravi implicazioni per la sicurezza scolastica.
Gli episodi: abusi mascherati da “giochi didattici”
A dare il via all’inchiesta è stata la denuncia di una studentessa, che ha riferito agli inquirenti due episodi in particolare.
Durante un campeggio estivo a Orbetello nel 2024, il docente ha organizzato un “gioco” in cui le studentesse, in bikini e bendate, dovevano indovinare sostanze spalmate sul corpo: qui avrebbe palpeggiato una ragazza, usando dentifricio e terra.
A Natale 2024, in un “contest” a casa sua, ha coinvolto le alunne in un’attività ambigua, bendate e con bigliettini nascosti nei vestiti, promettendo premi.
Le indagini, corroborate da altre sei studentesse, hanno rivelato un sistema di molestie, anche verbali, con messaggi come “Ti vorrei vivere” inviati alle ragazze.
Condotte omissive e indagini in corso
Gli altri tre insegnanti non hanno fermato gli abusi, nemmeno durante una gita scolastica, e per questo sono accusati di gravi omissioni.
Le indagini, condotte tra gennaio e aprile 2025, hanno raccolto elementi probatori significativi, tra cui chat, foto e video, che suggeriscono un comportamento sistematico del docente, anche in classe, dove organizzava “giochi interattivi” con scopi ambigui.
Ulteriori episodi in aula sono al vaglio, con audizioni di alunni e colleghi per chiarire i contesti.
La risposta istituzionale: sospensioni e dubbi
L’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, guidato da Anna Paola Sabatini, ha dichiarato che il docente era stato sospeso cautelarmente già dopo le vacanze di Natale 2024, mentre gli altri tre sono sotto procedimenti disciplinari.
Tuttavia, la sospensione post-denuncia solleva interrogativi: perché non sono stati rilevati segnali prima, considerando la natura sistematica degli abusi?
La scuola, come luogo di formazione, ha fallito nel proteggere le studentesse ed ha evidenziato lacune nei meccanismi di vigilanza e prevenzione.